L'Inter ha chiuso il girone di andata sabato scorso pareggiando 0-0 contro la lazio nello scontro diretto per il terzo e quarto posto e ha fatto si che sia automaticamente in zona Champions, al terzo posto a 41 punti, a prescindere dai recuperi che devono affrontare i biancocelesti in casa contro l'Udinese e fermi a 37 punti, e la Roma, fuori casa contro la Sampdoria e ferma a 39 punti.

Nonostante il girone di andata sia da considerare ottimo viste le aspettative di inizio stagione, nell'ultimo mese c'è stato un notevole calo di rendimento, con i nerazzurri che hanno collezionato due pareggi (contro Juventus e Lazio) e due sconfitte (contro Udinese e Sassuolo) in campionato e una sconfitta in coppa Italia contro il Milan, oltre alla vittoria solo ai calci di rigore contro il Pordenone.

In queste sei partite, inoltre, i nerazzurri hanno messo a segno una sola rete, con Mauro Icardi contro l'Udinese, inutile ai fini del risultato.

Un mese che ha messo in evidenza le carenze della rosa a dispozione del tecnico, Luciano Spalletti, che molto probabilmente verrà rinforzata nella prossima sessione di calciomercato, a gennaio.

Il parere di Sconcerti

Dei limiti dell'Inter ha parlato anche il noto giornalista de Il Corriere della Sera, Mario Sconcerti, che ai microfoni di Tuttomercatoweb radio si è soffermato sull'andamento del campionato e ha spiegato ciò che serve alla squadra nerazzurra per il salto di qualità. Queste le sue parole:

Corsa scudetto: "Credo proprio che sia una corsa a due tra Napoli e Juventus visto che le altre sono si sono allontanate e, inoltre, a modo loro hanno dimostrato di avere ancora qualcosa in meno rispetto ai bianconeri e ai partenopei.

Penso che la Lazio sia la squadra più completa dopo Juve e Napoli visto che trovo difficile migliorare la squadra biancoceleste".

Come migliorare l'Inter: "E' chiaro, invece, che all'Inter mancano alcuni tipi di calciatori. Più che altro ruoli piuttosto che giocatori visto che, ad esempio, gli manca un vero e proprio trequartista, uno che sappia cambiare passo.

Se prendiamo la Lazio, invece, ha tutto pur avendo magari meno qualità nel complessa ma come singoli è completa".

Le dichiarazioni di Inzaghi sul Var: "Non sono d'accordo con quanto affermato dal tecnico biancoceleste nel post partita. Certo se ci fossero dieci episodi in una partita diventerebbe noioso ma così non fa altro che aumentare la suspence e la felicità seguente. Prima bisognava guardare il guardalinee prima di esultare, ora c'è il Var, di cui mi fido maggiormente".