Quando è stato acquistato la scorsa estate per 13 milioni, Cengiz Under, sembrava essere l'ennesima meteora di passaggio a Roma. Infatti di giocatori come lui, i tifosi giallorossi ne hanno visti passare tanti e di conseguenza, non si sono stupiti più di tanto dopo le prime prestazioni un po' sottotono del calciatore turco. Ma domenica dopo domenica il giovane Cengiz ha acquisito maggiore fiducia nei propri mezzi e di conseguenza si sta ritagliando un posto da titolare in questa Roma.

Tecnica e imprevedibilità

Mancino dal baricentro basso, Cengiz Under ha nella tecnica e nella rapidità le sue due maggiori qualità, a cui abbina un buona precisione nei passaggi e nei tiri in porta.

Under è un giocatore polivalente in grado di ricoprire ben tre ruoli dell'attacco: infatti può fare l'esterno alto, il trequartista, ma anche la seconda punta. Da quando è arrivato alla Roma, è stato sempre impiegato nel ruolo di esterno alto e principalmente sulla destra; una posizione che gli permette di accentrarsi e di calciare con il piede sinistro, ma anche di servire più assist ai compagni. Il 4-3-3 è il modulo ideale per esprimere al meglio le sue qualità tecniche e adesso che sta trovando anche una buona continuità di rendimento sarà difficile togliergli i posto da titolare.

Infatti la mancata conoscenza della lingua italiana, non ha permesso a Under di esprimersi al meglio sin dal suo arrivo alla Roma.

Il giovane turco faceva fatica a capire le indicazioni del mister e anche le prestazioni in campo ne risentivano. Cosi è passato ben presto dalla possibile promessa al possibile 'bidone' e la maggior parte delle volte che è sceso in campo le sue giocate venivano accompagnate dallo scetticismo e dai mugugni del pubblico.

Continuità di rendimento e gol

La continuità di rendimento per Under è arrivata proprio quando ha iniziato a capire e soprattutto a parlare l'Italiano. Questo gli ha permesso di essere più dentro al progetto Roma e agli schemi della squadra. Il resto era facile: doveva soltanto giocare come sa fare. E partita dopo partita è arrivata quella continuità di rendimento che ci si aspettava oltre ai gol.

La doppietta al Benevento non è casuale, ma è frutto del lavoro e dei notevoli progressi fatti da Under in questi ultimi sei mesi. Due gol di sinistro, ma due reti facili soltanto all'apparenza: il primo gol è arrivato seguendo a rimorchio un'azione avviata da Strootman e rifinita da Perotti, mentre nella seconda rete c'è tutto il suo talento: dribbling a rientrare sul sinistro e tiro a giro sul secondo palo. Due reti che erano state precedute dall'assist per Dzeko che aveva portato la Roma in vantaggio. Di conseguenza non sono un caso gli applausi dell'Olimpico alla sua uscita dal campo. Under è diventato il nuovo talento in rampa di lancio in casa Roma e si sta conquistando sempre più il posto da titolare. Che sia lui l'erede di Salah?