Un'intuizione di Zinedine Zidane consegna la vittoria al Real Madrid, che nell'andata degli ottavi di finale di Champions League batte 3-1 il Paris Saint-Germain. Il tecnico degli spagnoli vince la partita quando inserisce Asensio al posto di Benzema e passa al 4-2-3-1, allargando il gioco sugli esterni e stringendo il Psg nella propria metà campo. E proprio dal piede dello stesso Asensio nascono i cross che mandano in gol Cristiano Ronaldo e Marcelo.
Tanta tecnica e poca profondità
Il Real Madrid inizia la partita giocando con il 4-3-1-2, con Isco che fa il trequartista alle spalle di Cristiano Ronaldo e Benzema, mentre il Psg schiera contemporaneamente tutte e tre le sue stelle: Mbappè, Cavani e Neymar.
Quella dei francesi è una formazione votata all'attacco e che oltre ai giocatori sopracitati, vede in campo anche Verratti, Lo Celso e Rabiot. Dunque tanta tecnica e poca sostanza.
Il Real Madrid inizia meglio la sfida e riesce a sviluppare il suo gioco in verticale e prevalentemente sulla fascia sinistra, dove Marcelo spinge molto nei primi dieci minuti e per poco non entra in area palla al piede. Nella squadra di Zidane sono decisive le verticalizzazioni di Modric, che riesce a dettare i tempi di gioco del Real e di conseguenza il centrocampo delle Merengues, ha la meglio su quello degli avversari. Però il Real Madrid, abbassa quasi subito il ritmo della partita e cosi fa venire fuori il Psg; la squadra di Emery, si affida molto a Neymar, che spesso punta i difensori avversari e riesce anche a saltarli e sia Nacho che Varane, devono ricorrere spesso alle maniere forti per fermare il brasiliano.
Cosi come Kroos che si becca il cartellino giallo. Gli strappi di Neymar danno fiducia al Psg, che trova anche il vantaggio grazie ad un'azione avviata da Mbappè e rifinita proprio dallo stesso talento brasiliano, che con uno splendido colpo di tacco smarca Rabiot che batte Navas.
Il Real Madrid, reagisce subito e va vicino al pareggio con una girata di sinistro di Benzema deviata in angolo da Areolà.
Il Real ci crede e continua a spingere e proprio da un'incursione sulla fascia di sinistra di Kroos, arriva il calcio di rigore che Cristiano Ronaldo trasforma.
La mossa decisiva
Le due squadre tornano in campo sul punteggio di 1-1 e il secondo tempo offre pochi spunti e tutti targati Psg; prima un tiro di Mbappè deviato in angolo da Navas e poi la squadra francese, reclama un rigore per un braccio largo di Sergio Ramos, su un tiro del neo entrato Meunier.
Zidane intuisce il pericolo e cambia la squadra, inserendo Bale al posto di Benzema e Asensio al posto di uno spento Isco, scegliendo di allargare il gioco sugli esterni. Una mossa che paga e che regala al Real Madrid due gol in tre minuti; segnano prima Ronaldo di ginocchio - abile a sfruttare una respinta corta di Areolà - e poi Marcelo, bravo a seguire a rimorchio un'azione avviata da Modric e rifinita dallo stesso Asensio. Il giovane talento spagnolo ha decisamente cambiato le sorti di una partita che sembrava avviata verso il pareggio.
Il Real Madrid si dimostra ancora una volta la squadra più forte in Europa e con un gioco ben consolidato, al cospetto di un Psg con tante stelle, ma con un gioco poco corale e affidato troppo alle individualità di Neymar e Mbappè.