A partire dalla stagione 2017-2018 nel campionato italiano di Serie A è stato approvato il VAR, un sistema introdotto dall'UEFA per un aiuto all'arbitro attraverso l'impiego di strumenti tecnologici (un monitor) con il supporto di due assistenti. Lo scopo del var è quello di correggere decisioni chiaramente sbagliate da parte del direttore di gara, con la segnalazione di episodi gravi, sfuggiti all'occhio umano. Quindi non è applicabile per tutte le situazioni di giuoco, ma solo quelle indicate nel regolamento: rigori, goal, espulsioni dirette e scambi di identità.

A questo punto il direttore di gara deve, verificare un episodio attraverso l'analisi del VAR e infine prendere un provvedimento. Il direttore di gara si affida o al parere degli arbitri alla VAR, oppure (come consigliabile) andare a visionare gli episodi con i proprio occhi.

Decisioni 'ancora' sbagliate

Ripartiamo dall'ultimo punto, dove il regolamento consiglia il direttore di gara di andare a visionare personalmente le immagini dubbiose. Cosa che, o per pigrizia, o per mancanza di personalità, portano gli arbitri a prendere decisioni sbagliate anche con l'aiuto della tecnologia. Come in Fiorentina-Juventus, match valido per la 24esima giornata di campionato giocato ieri alle 20,45: al 17esimo del primo tempo Benassi crossa dalla destra in area di rigore, con Chiellini che si oppone con il braccio sinistro, che si allarga per bloccare il pallone.

L'arbitro Guida indica subito il dischetto di rigore, dove il pallone ci resta per almeno 4 minuti abbondanti, prima del cambio di decisione dell'arbitro che si fida dei giudici alla VAR, decisione che fa infuriare i tifosi della viola. Il motivo dell'annullamento del rigore è un fuorigioco di Benassi, che in realtà è tenuto in gioco dall'errato retropassaggio di Alex Sandro, difensore della Juve pressato da Simeone.

A fare saltare del tutto la pazienza dei tifosi della Fiorentina è il fallo di Lichtsteiner, che scalcia in modo evidente l'attaccante Federico Chiesa, ma se la cava con un solo giallo. Regolari invece gli episodi sui due gol vittoria della squadra bianconera.

Anche Cesari, nel dopo gara, non vede nessun fuorigioco: "Se c'era da fischiare qualcosa, era un fallo di Simeone ad Alex Sandro, non altro. Decisivo l'intervento dello juventino, su di lui poteva esserci fallo, quindi non può essere fischiato il fuorigioco".