L’Inter si è dimenticata come si fa a vincere: ormai da due mesi i nerazzurri non riescono a portare a casa i tre punti. Si è discusso a lungo sulle cause di questa involuzione, dopo la promettente partenza in campionato. Le contemporanee difficoltà vissute dalle concorrenti dirette hanno lasciato la squadra ancora in corsa per un posto in Champions, ma Luciano Spalletti quando parla non vuole mai soffermarsi sugli avversari, anche perché altre formazioni sembrano intenzionate a rientrare in corsa. Il tecnico di Certaldo è maggiormente interessato al lavoro svolto dai nerazzurri, alla reazione vista durante l’allenamento.

Ma non solo: si fa strada in lui l’idea di cambiare qualcosa, di abbandonare la vecchia formula che sembra non funzionare più.

I cambiamenti tattici

Così in settimana si sarebbe lavorato a tal fine. Il mister dice di conoscere ormai bene i ragazzi e, quindi di potersi permettere anche di cambiare tattica, andando oltre il 4-2-3-1 o il 4-3-3 che hanno caratterizzato le sue formazioni. Ad esempio, presto potremmo vedere una difesa a tre, abbassando un terzino ed avanzando l’altro, o anche altre sorprese. Si punta a migliorare il livello di qualità offensiva, senza perdere però l’equilibrio di squadra. Infatti troppo spesso l’Inter ha rischiato di prendere dei gol nelle fasi della partita in cui era troppo sbilanciata in avanti.

Necessario dare più forza e presenza nell’area di rigore avversaria, sfruttando maggiormente la parte centrale del campo e non insistendo troppo solo sulle fasce. A tal riguardo entra in gioco un secondo fattore importante: gli uomini a disposizione di Spalletti.

Impiegare giocatori diversi

La novità del calciomercato di gennaio è Rafinha Alcântara, che, oltre ad essere un centrocampista versatile, adattabile anche a trequartista ed esterno, ha qualità nel palleggio e nella capacità di giocare nello stretto.

Tuttavia il ginocchio non gli permette ancora di sopportare il pieno carico di lavoro e di essere impiegato in partita per tutti i novanta minuti. Altro calciatore che potrebbe essere più utilizzato è Karamoh, che ha già fatto vedere negli stralci di gara giocati gli strappi di cui è capace. Ma Spalletti ha più volte messo in risalto le difficoltà che il ragazzo trova nelle coperture e nell’inserirsi negli equilibri di squadra.

Eppure, con Icardi non convocato anche per l'incontro con il Bologna, sarà utile l’apporto di tutti, anche di quei nerazzurri, come Candreva, che stanno vivendo un periodo di involuzione. Ci sarà dall’inizio Cancelo, con cui Spalletti nega eventuali dissidi, che sarebbero nati dalla diversità di vedute sulla posizione in campo del portoghese. “Nei momenti belli si diventa un buon gruppo – spiega a riguardo il mister – ma in quelli negativi che si diventa davvero una famiglia, rimanendo più vicini, soprattutto quando c’è professionalità”.