L'Inter e Luciano Spalletti, com'è ovvio che sia, sono concentrati sul campionato. Raggiungere il quarto posto significherebbe centrare l'obiettivo stagionale e soprattutto garantire al club una migliore pianificazione del futuro.

Partecipare alla prossima massima manifestazione continentale significherebbe allargare e di molto la voce "entrate" del bilancio, garantendo a Ausilio e Sabatini la possibilità di mettere a punto un mercato fatto anche di investimenti.

Due anni fa l'Inter spese tantissimo e non ottenne quello che si era prefissata, l'estate scorsa, invece, si è provveduto ad una spending review che ha portato a qualche cessione rumunerativa e ad abbassare il monte stipendi.

E' vero simile che l'obiettivo della prossima campagna acquista possa essere verosimilmente quello di attuare una politica che sia una via di mezzo tra le due strategie, consapevoli che non si può sforare quelli che sono i parametri del Fair Play Finanziario.

Inter: grandi nomi?

C'è la sensazione che la prossima estate potrebbe essere ancora una volta inopportuno accostare grandi firme al futuro dei nerazzurri. L'idea è ancora una volta quella di portare nella Milano nerazzurra calciatori che siano funzionali al progetto di Luciano Spalletti e che magari abbiano già avuto esperienza in Serie A. In molti credono che Javier Pastore, ad esempio, possa riabbracciare il suo scopritore Walter Sabatini, ma va detto che pur trattandosi di un elemento della qualità richiesta da Spalletti, non sembra avere il profilo ed il dinamismo che sarebbe tipico dei trequartisti che meglio si incastrano nel mosaico dell'allenatore di Certaldo.

A proposito la sua posizione resta probabilmente vincolata alla qualificazione alla prossima Champions League, in caso di mancata riuscita si potrebbe persino pensare ad un clamoroso ribaltone in panchina dato che c'è chi sostiene che qualche uscita dell'allenatore ha portato a dichiarazioni un po' indigeste a proprietà e dirigenza.

Inter: occhio ai bocciati

Buona parte del mercato in entrata passerà anche da quello in uscita. Cedere giocatori che non sembrano tagliati per Spalletti può essere un'importante entrata da reinvestirei in altri affari. Brozovic, ad esempio, sembra mal conciliarsi con l'idea di calcio dell trainer toscano e pertanto può essere considerato uno dei primi "bocciati".

Si punta a cederlo dopo il Mondiale, con la speranza che possa fare davvero bene con la Nazionale in modo che la sua valutazione lieviti. L'offerta giusta, secondo Tuttosport, dovrebbe incastrarsi tra i 20 ed i 30 milioni e genererebbe una plusvalenza non da poco.