L'Inter appare rinfrancata dagli ultimi due turni di campionato. Quello che pareva essersi rotto irrimediabilmente, adesso sembra essere stato ricomposto. Come spesso accade quando il club nerazzurro è forte la sensazione che lo zampino di Luciano Spalletti sia decisivo.

Nei giorni scorsi alcune speculazioni mediatiche avevano anche ipotizzato scenari che prevedessero l'allontanamento del tecnico, ipotesi al quanto remota se dovesse essere centrato l'obiettivo del quarto posto. Ossia ciò che gli era stato richiesto dalla proprietà.

Ottenere la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe il viatico migliore per programmare il futuro, anche perché ci sarebbe ferma intenzione di dare al tecnico di Certaldo una squadra più forte già a partire dall'estate.

Inter: le linee guida da seguire

Rispetto all'altra parte di Milano, l'Inter ha un privilegio: la sua proprietà cinese ha un'identità chiara ben definita ed ha un'enorme solidità finanziaria. Nella prossima campagna acquisti, tuttavia, la forza economica di Suning non potrà scendere in campo perchè ci sono due nemici che impediscono di farlo. Uno è il Fair Play finanziario che, per nome disposte dall'Uefa, vieta di sforare nelle uscite rispetto alle entrate. E fino a quando il fatturato non crescerà resterà difficile poter andare a caccia di calciatori che costano oltre cento milioni.

Allo stesso modo chi detiene il pacchetto di maggioranza delle quote nerazzurre risulta impossibilitato a mettere mano al portafogli. Il governo cinese, infatti, impone ai suoi maggiori investitori di limitare la fuoriuscita di risorse verso società che operano nel settore ludico-sportivo e che risiedano al di fuori del territorio nazionale.

Inter: l'asticella si alzerà

Questo non significa che il club non aumenterà le sue ambizioni.

Già nella scorsa stagione è stato alleggerito il monte ingaggi eppure la squadra va decisamente meglio. Ausilio e Sabatini condurranno un mercato fatto di strategie importanti e finalizzate a limitare gli esborsi superflui e a tagliare gli sprechi. In quest'ottica si inserisce la possibilità di uno scambio con la Roma che porterebbe Strootman a Milano e uno tra Joao Mario e Brozovic nella capitale.

Si tratterebbe di un'escamotage per liberarsi di un potenziale esubero e per far sensibilmente abbassare il prezzo di un calciatore che eleverebbe il tasso tecnico e d'esperienza della squadra. Spalletti naturalmente gongola all'idea di poter tornare a lavorare con l'olandese.