In serie C, il match Siracusa-Casertana, su disposizione della Lega Pro, è stato rimandato di 4 ore, alle 18,30 di domenica 11 marzo, anzichè alle 14,30 come stabilito in precedenza.
La notizia è stata riportata dalla redazione del 'Mattino', sulla pagina sportiva dedicata alla Casertana. Le motivazioni sono da ricercare in ambito gestione ordine pubblico, in quanto alle 14,30 è in programma a Lentini, a pochi km di distanza da Siracusa, il derby tra la Sicula Leonzio e il Catania, altro match del girone C.
Slitta di 4 ore per problemi di ordine pubblico
La Lega ha voluto scongiurare un possibile contatto tra le tifoserie della Casertana e del Catania che negli ultimi anni hanno accentuato il clima di reciproca ostilità, sfociata, in alcuni casi, in episodi di violenza. Da qui la decisione da parte degli organi federali di far slittare l'orario di inizio della gara, allo scopo di distanziare, in senso temporale, la disputa dei due eventi.
In casa Vicenza, si sta vivendo una stagione veramente incredibile con un susseguirsi di situazioni che hanno investito i biancorossi negli ultimi mesi. Da una parte, la crisi finanziaria del club, il fallimento per l'enorme debito accumulato dalle precedenti gestioni societarie, dall'altro il grande attaccamento della tifoseria vicentina che continua, nonostante tutto, a dare il proprio contributo per salvare il salvabile.
Non si spiegano diversamente le presenze degli spettatori che in ogni gara affollano lo stadio 'Menti', facendo registrare numeri da primato nel girone B, con oltre 7.200 Tifosi, in media a partita. Ma questi 'irriducibili' seguono la squadra anche in trasferta per sostenere la squadra e ottenere, almeno sul campo, l'obbiettivo di conservare un posto in Serie C.
Occorre anche ricordare la grande professionalità ed il grande impegno del curatore fallimentare De Bortoli che sta cercando con tutte le sue forze di assicurare un futuro degno della tradizione del club.
Vicenza, il grande cuore dei tifosi, dove sono gli imprenditori?
Non pervenuti invece gli imprenditori del territorio, quelli che dovrebbero o potrebbero fare molto per il club.
Un'occasione irripetibile per chi decida di prendere il Vicenza fallito, ma senza debiti, per ripartire con entusiasmo in una piazza che crede ancora in un miracolo calcistico.
Insomma, adesso la parola d'ordine è salvare il Vicenza e dimostrare con i fatti il proprio attaccamento come quelle migliaia e migliaia di tifosi che rispondono con il cuore 'presente' alla chiamata della squadra.