La panchina dell'Inter ha già il suo padrone per la prossima stagione: Luciano Spalletti. Nella conferenza stampa pre-Verona il tecnico di Certaldo rassicura i tifosi sulla sua permanenza sulla panchina nerazzurra. Il tecnico cerca di riportare testa e concentrazione alla sfida di oggi con il Verona, ostacolo prima del sentitissimo derby di mercoledì che tante polemiche ha trascinato con sé sulla data di disputa.

Il tecnico nerazzurro in conferenza stampa parla di molte cose

Spalletti, che cerca di reincarnare quello spirito interista e che cerca quindi di portare dalla sua i tifosi (molti dei quali ancora scettici), è sicuro di centrare l'obiettivo stagionale chiamato Champions League.

Per una società che mira all'autofinanziamento sarebbe fondamentale centrare l'obiettivo europeo e poter quindi operare tranquillamente sul mercato la prossima estate in attesa del nuovo uomo forte di Suning in sostituzione di Sabatini (i nomi vanno da Marco Branca a Gabriele Oriali). La sicurezza di Spalletti sulla sua permanenza è data non solo dalle sue promesse ma anche dettata dal fatto che ha molto parlato di mercato e di futuro: dal possibile riscatto di Joao Cancelo e Rafinha, fino alle parole riservate agli ex in prestito. Parole al miele riservate in particolare per il francese Geoffry Kondogbia, il quale sembra davvero un altro giocatore rispetto ai due anni in nerazzurro, e rispetto a quel giocatore indisciplinato tatticamente, che gli costò una sostituzione dopo 20 minuti contro il Bologna quando sulla panchina meneghina sedeva Frank De Boer.

Altro punto toccato in conferenza è quello riguardante il fatto che l'Inter da tre gare non prende gol a San Siro. In particolare gli è stato chiesto se ciò potrebbe creare una maggiore pressione sulla testa dei suoi calciatori e di tutta risposta il tecnico toscano afferma che sono gli avversari a temere di entrare nello stadio e non deve essere il contrario.

Insomma, esattamente lo spirito che i tifosi della Curva Nord sicuramente non sentivano dai tempi di Josè Mourinho, un vero show-man nelle conferenze stampa pre-gara. Un pensiero poi è stato rivolto anche ad Emiliano Mondonico, scomparso pochi giorni fa, con Spalletti che ne ha apprezzato soprattutto la sua capacità di lanciare giovani in un campionato, quello italiano, che poco si confà alle aspettative di giovani promesse italiane.

Spalletti e Sabatini

Il pensiero rivolto al dirigente è stato un pensiero molto affettuoso visto il legame tra i due. Indubbiamente infatti tra loro non vi era solo un legame professionale ma soprattutto umano, tanto è vero che, scherzando ma non troppo attende la visita per il saluto da parte di Walter Sabatini al Suning Trade Centre che ancora non è avvenuto.