Una partita, quella disputata tra Inter-Juventus allo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, a Milano, la sera del 28 aprile 2018, che rischia di finire negli annali del calcio, oltre ad essere decisiva per l’assegnazione dello scudetto. Il match, per la cronaca, è terminato con il punteggio di 3 reti a 2 per la squadra bianconera di Torino guidata in panchina dal mister Massimiliano Allegri. Per i nerazzurri di Luciano Spalletti, invece, solo una cocente delusione, dopo aver accarezzato a lungo il sogno di portare a casa una vittoria esiziale per la conquista di un posto nella prossima Champions League.

A masticare amaro per la doppietta Juve messa a segno negli ultimi minuti di gara è, naturalmente, anche il Napoli di Maurizio Sarri che già pregustava il sorpasso in classifica, Fiorentina permettendo. Su una partita fattasi a tratti epica non ha potuto esimersi dall’esprimere la propria opinione il giornalista Giampiero Mughini, noto ultrà della Juventus.

L’opinione di Mughini sulla vittoria della Juventus: ‘L’inesausta bellezza del calcio’

Giampiero Mughini, volto noto della tv soprattutto per la sua sana partigianeria nei riguardi della Juventus, all’indomani della decisiva ed entusiasmante vittoria della sua squadra del cuore sull’Inter per 3 a 2, decide di scrivere una breve ma accorata lettera all’amico Roberto D’Agostino, pubblicata questa mattina sul sito Dagospia.

Mughini affina subito la sua penna parlando di “inesausta bellezza del calcio” perché, nella serata del 28 aprile, nella splendida cornice dello stadio di San Siro è andato in scena uno “spettacolo incerto, sussultante e contraddittorio”. Insomma, secondo il commentatore dal cuore bianconero, gli italiani hanno potuto assistere a “questi maledetti e bellissimi 90 minuti”, giocati all’arma bianca da Inter e Juventus.

‘Uno spettacolo unico’

Secondo Giampiero Mughini, sono stati molteplici i fattori che, nella magica notte di Milano, hanno concorso a rendere unico quanto accaduto. Le prime emozioni sono arrivate già al 16’ minuto, con il gol di Douglas Costa “speziato dal ricorso al Var” dell’arbitro Andrea Orsato che, dopo alcuni interminabili istanti di attesa, ha confermato la validità della marcatura bianconera.

Pochi minuti dopo, ecco il discusso episodio dell’espulsione, dopo il ricorso alla ormai irrinunciabile Var, dell’interista Vecino per quella che Mughini definisce una “zampata mica tanto amicale” inflitta dal rude centrocampista di Spalletti “sulla tibia del nostro Marione”, al secolo Mario Mandzukic. Il super tifoso Mughini non accetta il successivo coro di “ladri” intonato dalla curva milanese, ricordando con sarcasmo quello scudetto di “merd* e di cartone” assegnato all’Inter nel 2006, dopo l’esplosione dello scandalo Calciopoli e la retrocessione a tavolino in serie B della Juventus.

‘Ancora tre domeniche di battaglie e di bellezze’

Il racconto mughiniano di Inter-Juventus prosegue col ricordo dello “spettacolare guizzo” di Mauro Icardi che è valso il gol del pareggio nerazzurro in apertura di secondo tempo.

Il raddoppio dell’Inter, anche se viene considerato “un tantito fortunoso”, avrebbe rappresentato secondo Mughini la “fine del campionato”. Ma poi, negli ultimi minuti di gara, dopo qualche minuto di infruttuoso assedio juventino alla porta di Handanovic, ecco il gol “di rapina e di fortuna” di Cuadrado e, a tre minuti dalla fine, la “zuccata vincente” di Higuain che rimescola nuovamente le carte dello scudetto.