Una sfida combattuta che ha scritto pagine importanti del calcio italiano, ma ad essere sinceri non è mai stata considerata una vera e propria sfida-scudetto come le tradizionali battaglie tra la Juventus e le due milanesi o tra Inter e Milan, oppure la grande rivalità tra Juventus e Roma degli anni '80. Eppure ci sono state stagioni in cui il Napoli è stato il principale antagonista della squadra più scudettata d'Italia. La stagione 1974/75 ha molte cose in comune con quella attuale: c'era anche allora una Juventus cinica e vincente che comandava la classifica ed un Napoli che strappava applausi a scena aperta per il suo bel calcio: era il Napoli allenato da Luis Vinicio, la squadra di Burgnich, Massa, Juliano e Clerici.

Quando le due contendenti si affrontarono a Torino mancavano cinque partite alla fine ed i bianconeri guidavano la classifica con due punti di vantaggio sugli azzurri. La squadra allenata da Carlo Parola passò in vantaggio al 19' con Causio, Juliano riportò la contesa in parità nella ripresa. Poi, quando mancavano 2' al termine, il grande ex José Altafini che era subentrato a Damiani poco più di 10' prima, realizzò il punto del 2-1 che cucì virtualmente il 16esimo scudetto sulle maglie del club torinese. A fine stagione, la Juventus avrebbe preceduto il Napoli in classifica di due lunghezze.

La grande ammucchiata del 1981

Il campionato di Serie A 1980/81 è stato uno dei più incerti di sempre e nell'aprile del 1981, quando mancavano cinque partite al termine, la testa della classifica era condivisa da tre squadre: Juventus, Napoli e Roma.

I partenopei, con Juliano passato dal campo alla scrivania, erano allenati da Rino Marchesi e schieravano il maturo, ma sempre straordinario talento di Ruud Krol, autentico-uomo squadra. Oltretutto, alla terz'ultima giornata ed alla penultima, il calendario avrebbe riservato Juventus-Roma e Napoli-Juventus, per cui tutto era davvero in gioco.

Sarebbe però accaduto qualcosa che i napoletani non avevano previsto, l'incredibile sconfitta interna con il Perugia che costerà la testa della classifica. Per quanto riguarda gli scontri diretti, Juve-Roma del 10 maggio 1981 (risultato finale 0-0) sarebbe stata quella del 'non gol' di Turone le cui polemiche durano ancora oggi e Napoli-Juventus avrebbe visto il successo bianconero per 1-0 sancito da un autogol di Guidetti sulla conclusione di Verza che avrebbe definitivamente tagliato fuori gli azzurri dalla lotta per il titolo.

Scudetto che la Juventus avrebbe vinto all'ultima giornata battendo di misura la Fiorentina.

Juve-Napoli 1986: il passaggio di consegne

Quando il Napoli di Diego Maradona vinse i suoi due scudetti, non possiamo certamente parlare di duello con la Juventus, in fase calante dopo un grande ciclo in Italia ed in Europa. Le vere avversarie dei partenopei nelle stagioni 1986/87 e 1989/90 furono, rispettivamente, Inter e Milan. Eppure c'è una gara che va ricordata come un simbolico passaggio di consegne: era la nona giornata del girone d'andata della stagione 1986/87 e la Juventus con lo scudetto sulle maglie ospitava il Napoli. Tra le file bianconere c'era ancora Michel Platini, tra quelle napoletane Maradona era già considerato il miglior giocatore del pianeta dopo lo straordinario Mondiale vinto in Messico pochi mesi prima.

Le due squadre giunsero alla sfida appaiate in vetta alla classifica e, poco dopo l'inizio della ripresa, i campioni d'Italia si sarebbero portati in vantaggio con Laudrup. Nell'ultimo quarto d'ora il Napoli avrebbe ribaltato la situazione con il pareggio di Ferrario e, appena 1' dopo, con il gol di Giordano. Nel finale, Volpecina realizzerà il gol dello storico 1-3: in quella partita gli uomini di Ottavio Bianchi presero consapevolezza della loro grande forza ed alla fine della stagione avrebbero preso il posto dei bianconeri nell'albo d'oro del campionato italiano conquistando il primo scudetto della loro storia.

Per ritrovare Napoli e Juventus in corsa contemporanea per il titolo tricolore, poi, bisogna andare alle ultime stagioni. Una corsa del tutto virtuale, perché in fin dei conti la Vecchia Signora negli ultimi cinque campionati non ha mai avuto una vera rivale.