L'Italia s'è desta? Calcisticamente parlando ci sono discreti segnali di vita, quelli arrivati dai quarti di finale di Champions dove la Roma ha festeggiato la grande impresa della remuntada sul Barcellona e la Juventus ha 'rischiato' seriamente di riscrivere la storia al Santiago Bernabeu. Per il resto siamo talmente sinceri da sfiorare il cinismo: tra meno di due mesi iniziano i Mondiali in Russia e la ferita per la mancata partecipazione degli azzurri sanguinerà ancora a lungo. Non abbiamo meritato di andare alla massima kermesse iridata, non abbiamo alcun alibi e quella di Ventura si è rivelata una Nazionale men che mediocre.

In attesa di veder giocare gli altri per la conquista della Coppa del Mondo, proviamo a goderci gli ultimi fuochi del nostro campionato che, per la prima volta dopo oltre un lustro, è aperto per quanto riguarda la lotta scudetto. Quella che va in scena a Torino questa sera è una vera finale: Juventus-Napoli, con i bianconeri che precedono i partenopei di 4 lunghezze quando mancano cinque gare alla fine del torneo. Naturalmente gli uomini di Massimiliano Allegri hanno dalla loro due risultati utili su tre: la vittoria chiuderebbe praticamente il discorso scudetto, il pareggio lascerebbe tutto invariato. Anche con la sconfitta, la Juve resterebbe comunque capolista; però in questo caso il calendario non sarebbe molto amico dei campioni d'Italia che, nelle ultime quattro partite, affronteranno due trasferte impegnative in casa di Inter e Roma, squadre in lotta per i posti nella prossima Champions League e che, pertanto, daranno battaglia.

Senza contare la pressione psicologica su una squadra che sentirebbe davvero il fiato degli avversari sul collo.

La diretta in tutto il mondo

Non entriamo più di tanto nel merito dei contenuti tecnici o tattici dell'incontro. Due modi diversi di intendere il calcio, quelli di Allegri e Maurizio Sarri, due squadre complete e ben attrezzate per vincere il campionato, la sfida nella sfida di tanti giocatori che si ritroveranno faccia a faccia.

Alla fine sono elementi che servono esclusivamente per riempire le testate sportive, perché in queste sfide tutto viene azzerato dopo il calcio d'inizio ed in questa fase della stagione contano soprattutto le motivazioni. Inutile dire che sono molteplici su entrambi i fronti. Più che altro, se visto dall'estero, il campionato italiano ha ridestato l'interesse dei media sportivi perché tra i maggiori tornei europei è l'unico ad essere ancora aperto.

In Inghilterra, Germania e Francia i massimi campionati sono già stati archiviati con le firme in calce di Manchester City, Bayern e Paris Saint Germain. In Spagna è questione di poco per il Barcellona, insomma la Serie A italiana è l'unica a riservare un duello nel rush finale. E questo, inevitabilmente, cattura l'attenzione degli appassionati di calcio. I numeri sono da capogiro: ci saranno 200 giornalisti accreditati da mezzo mondo allo Stadium per un match che sarà trasmesso in diretta in 190 Paesi. A Torino saranno piazzate le telecamere di emittenti francesi, svedesi, cinesi, statunitensi, giapponesi, oltre alla qatariota BeIN Sports Doha che trasmette la gara in esclusiva per tutto il Medio Oriente e per il Nord Africa.

L'audience potenziale complessiva supera il miliardo di spettatori, secondo le stime Juventus-Napoli potrebbe essere vista da quasi un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo: siamo ai livelli di una finale dei Mondiali.

Le premesse sono sontuose, ma pretendiamo la sostanza

Ci auguriamo pertanto che l'attesa spasmodica sia premiata con una grande partita: la migliore Juventus della stagione è stata quella che ha sfiorato l'impresa in casa del Real Madrid e possiamo ben dire che, nonostante Buffon e compagni siano in testa al campionato e finalisti di Coppa Italia, al 'Bernabeu' la squadra ha espresso il suo pieno potenziale per la prima volta dall'inizio della stagione. Il Napoli dello scorso autunno, almeno in Italia, era travolgente e spettacolare, un'inarrestabile macchina da gol.

Ci sono le premesse per rivedere queste versioni delle due squadre o regnerà un esasperato tatticismo? Alla fine la posta in palio è molto alta e, dunque, sarà difficile vedere due formazioni 'all'arma bianca', anche se il Napoli è chiamato a fare qualcosa in più se vuole ancora coltivare speranze da scudetto. Il ricordo del match d'andata vinto di misura dalla Juventus al San Paolo non è incoraggiante: fu una partita scialba con i bianconeri che, dopo aver sbloccato il match, inscenarono un 'catenaccio' che avrebbe fatto invidia a Nereo Rocco. Troppo spesso questi big-match in Italia sono risultati di una noia mortale ed alla fine sono stati caratterizzati più da fuochi d'artificio mediatici e social che da autentici numeri sul campo.

Gli occhi del mondo saranno puntati su Torino, pretendere una bella partita è legittimo perché Juventus e Napoli (insieme alla Roma semifinalista di Champions League) oggi rappresentano il meglio del calcio italiano. Al di là della querelle legata all'assegnazione del prossimi diritti TV della Serie A, si è dato un valore economico di alto livello al massimo campionato italiano ed i vertici di Federcalcio e Lega ne hanno sottolineato la qualità: a parole, perché sul campo è ancora tutta da dimostrare. La Mecca del calcio non è più in Italia da parecchi anni, il livello tecnico e qualitativo della Serie A nell'ultimo quinquennio è probabilmente il più basso del dopoguerra: pochi, anzi nessun vero talento italiano (ed il flop della Nazionale è la dimostrazione più evidente di questo aspetto), pochi stranieri in grado di fare davvero la differenza e fin troppi carneadi che restano tali.

Juventus e Napoli si giocano lo scudetto ed essendo il meglio che la Serie A può offrire in questo momento, hanno il dovere e la responsabilità di mostrare al mondo che il nostro calcio può essere ancora un bel calcio. Per l'occasione l'Italia del pallone ha rimesso il vestito buono: le premesse sono sontuose, ma serve la sostanza.

Le probabili formazioni

Tornando ai motivi specifici della sfida, c'è una buona notizia per Allegri: Pjanic dovrebbe essere della partita. Per il resto sembra confermata la scelta di schierare Mandzukic dal 1'. Sul fronte azzurro il dubbio maggiore per Sarri è legato al reparto avanzato dove si preannuncia un ballottaggio Mertens-Milik con il belga favorito sul polacco.

La Juventus dovrebbe schierare un 4-3-3 con Buffon in porta, linea difensiva da destra a sinistra con Howedes, Benatia, Chiellini ed Asamoah. A centrocampo, come detto, Pjanic dovrebbe farcela e dunque Allegri lo schiererà insieme a Khedira e Matuidi mentre in attacco è certa la presenza di Douglas Costa ed Higuain con Mandzukic che dovrebbe essere preferito a Dybala. Canonico 4-3-3 anche per Maurizio Sarri con Reina tra i pali, Hysaj e Mario Rui esterni in difesa con Albiol e Koulibaly centrali. Nel settore nevralgico del campo i titolarissimi di cento battaglie: Allan, Jorginho ed Hamsik mentre a comporre il tridente con Callejon ed Insigne ci sarà Mertens con Milik che dovrebbe partire dalla panchina.