#4zaJuve è l'hashtag che accompagna l'esultanza social dei tifosi bianconeri, la Juventus ha vinto la Coppa Italia contro il Milan ed alla fine del match tutta la squadra vittoriosa fa da ala a quella sconfitta per poi andare a sollevare la coppa.

La serata

Un primo tempo di un match giocato bene da entrambe le squadre, un possesso palla leggermente più tenuto dai rossoneri, 17 i tiri in porta della Juve e 4 i gol finali, 10 quelli del Milan, ma 0 quelli effettivamente fatti. Un 4-0 che agli uomini di Gattuso costa l'accesso diretto in Europa League, ma come egli stesso afferma a fine partita l'importante non è il risultato in questi casi, bensì il modo in cui si è persa una partita e secondo il tecnico la sua squadra non ha peccato in negativo.

Il mister rossonero ammette che fa male perdere la sua prima finale, ma fa male ancora di più vedendo il sostegno di tutti i tifosi delusi che nonostante tutto sono lì presenti a dare affetto. Sostiene che il colpo di testa di Mandzukic e il calcio di Dybala sono stati gli unici due tiri da parte della Juve nel primo tempo, il Milan secondo il mister ha avuto più coraggio. Non si dice quindi scontento della squadra, anzi si mostra abbastanza orgoglioso anche se consapevole di dover lavorare con la sua squadra in tecnica e in motivazione.

Alle domande dei giornalisti di Rai1 sulla responsabilità della sconfitta risponde "se le partite si perdono e i risultati non arrivano ed è sempre colpa di qualcuno non ne usciamo più".

Afferma che è una disfatta che brucia nella testa, nel cuore, nello stomaco e dappertutto, ma bisogna reagire il più presto possibile in vista del futuro. Gli viene chiesto ancora che nella possibilità di una fantasia in cui dovesse rigiocare la scelta ricadrebbe sulla stessa tattica e formazione? Risponde "assolutamente si".

Poi aggiunge "la Juventus non ci ha messo in difficoltà". Ancora sostiene che l'esperienza si costruisce con questo tipo di "batoste" e con questo tipo di partite. Inevitabile la domanda sull'arrivo di Reina al Milan, quale sarà in questo caso il riscontro di Donnarumma? Gattuso risponde che ora il portiere è Gigio e che non sa dire altro, lui allena la squadra che gli mette a disposizione la società e le loro scelte non le conosce ancora.

Ora c'è lui ed è felice di tenerlo visto che è uno dei migliori portieri in circolazione.

Nel frattempo, negli spogliatoi la Juve continua a festeggiare tra spumante e cori di gioia intonando canti di vittoria e bevendo direttamente dalla coppa.

Appena pochi minuti prima erano terminati gli spettacoli pirotecnici sull'Olimpico in onore della squadra vittoriosa. Ma ancora prima l'intervista ad Allegri che afferma di dover essere capaci di tenere la calma, la Juve si è come riaccesa nel secondo tempo ed è così che si deve giocare, rispondendo sempre nel suo modo composto e pacato che lo contraddistingue.

Un Benatia affamato di gol, infatti in tutta la partita è stato super attivo fino a collezionare 2 gol di fila, un Douglas Costa vorace e risoluto, caratterizzato da un mix di sentimenti che lo rendono sensibile al tempo e al gioco al punto da poter contare sui suoi riflessi pronti.

Un autogol che è stato più che altro una svista da parte di Kalinic e che non è riuscito a gestire Donnarumma.

Nell'intervista post partita Benatia afferma che la vittoria è della Juve e non solo sua, che i complimenti non vanno solo a lui, ma a tutta la squadra. Il quarto trionfo consecutivo della Juve arriva nella serata di mercoledì in finale di Coppa Italia, in una serata di pioggia. Uno stadio di tifosi bianconeri in visibilio per una Juventus leggendaria che segna 4 gol e vince ancora una volta rimanendo ancora l'indiscussa campionessa d'Italia.