Siamo di fronte alle semifinali di Champions League e la Roma ha appena raccolto un'eliminazione all'Olimpico. Una partita persa con un'amarezza che non resta indifferente a nessuno a partire dal mister Eusebio Di Francesco che aveva dichiarato di crederci fortemente, se non di voler rimettere in atto la rimonta già vissuta col Barcellona nell'occasione dei quarti di finale, con la consapevolezza di doversi impegnare almeno il doppio.

Molte sono le opinioni del post partita, il mister afferma ai microfoni di Premium sport che al di là dei rigori che avrebbero cambiato la partita e messo in difficoltà il Liverpool se concessi, non bisogna pensare a ciò che poteva essere, ci si deve concentrare e guardare avanti per imparare dagli errori che si sono fatti.

Altrettanto sportive sono state le parole del capitano Daniele De Rossi che afferma di essersi accorto dei falli da rosso, se non da rigore sin da subito, dice che avrebbero sicuramente cambiato le sorti della Roma, ma anche che i giallorossi avrebbero potuto giocare meglio, afferma ancora che fare quei 3 o 4 gol subito, di cui si era parlato in spogliatoio sarebbe stato darsi una possibilità in più. Sicuramente la Roma non torna a casa insoddisfatta, e sicuramente questa è un aggravante visto che nonostante ciò la finale di Champions non interessa, quest'anno, nessuna italiana.

In campo un Edin Dzeko un po' spompato, non veste i soliti panni del condottiero inizialmente, che risveglia solo nel finale del match quando cerca di coinvolgere la squadra affinché ci credesse al punto da poterci riuscire ed effettivamente c'è arrivata molto vicina.

Patrik Schick sicuramente più sveglio del solito, incattivito e affamato di Champions, Radja Nainggolan ha peccato di aver avuto poca sicurezza e poi Stephan El Shaarawy di cui si è vista meno azione rispetto al solito. Una squadra, forse, troppo tesa e/o provata mentalmente per ciò a cui stava andando incontro almeno in un primo tempo.

Tutta un'altra storia invece nel secondo tempo nel quale, infatti i calciatori si sono impegnati maggiormente regalandoci, se non altro, ciò che è una vera partita di Champions League.

Così la Roma esce dalla Champions, ma senza dover abbassare lo sguardo, senza dover provare vergogna nonostante la sconfitta. Una squadra che conserva bene la sua dignità come esprime anche le stesso Carlo Verdone che nello scorso match si era fatto notare con la sua esultanza incredula.

Le polemiche sull'arbitraggio

Episodi arbitrali evidenti che hanno segnato amaramente l'entrata in finale dei giallorossi, ma anche gol facilitati da parte dei giocatori italiani per quelli inglesi. Passa in secondo piano l'autogol del Liverpool iniziale viste le polemiche che prendono piede nel post partita per gli errori di cui ha peccato durante la serata l'arbitro Skomina.

Il direttore sportivo della Roma, Ramon Rodriguez Verdejo, detto Monchi afferma, ai microfoni di Premium Mediaset, che la finale poteva essere Roma-Bayern a questo proposito. Poi fa i complimenti al Liverpool ed aggiunge una nota per i tifosi e i club italiani che, secondo lui dovrebbero alzare la voce "non è normale quello che è successo".

Si parla infatti a gran voce di uno sfavore da parte degli arbitri in Europa per le italiane, ma c'è chi sostiene il contrario portando come esempio il dato di fatto che la Juve ha giocato due finali e la Roma, oggi arrivata in semifinale, si ferma per non aver giocato bene la partita nella sua pienezza come doveva essendo in svantaggio.

In questi casi viene da farsi la domanda legittima su una VAR ora valida nel mondiale, come nei campionati, ma non per la Champions, come mai? La risposta arriva dalla direzione che regolamenta il calcio in Europa, secondo cui la VAR creerebbe confusione nell'ambito che si sta considerando.