L'interesse verso il Calciomercato italiano è ovviamente incrementato dopo le recenti notizie che arrivano dalla Spagna e che riguardano Cristiano Ronaldo ed il suo trasferimento alla Juve. Una notizia che ovviamente ha spostato in secondo piano il mercato delle altre società di Serie A, in particolar modo quello di Inter, Napoli e Roma, che si stanno rafforzando notevolmente. Se però alcune società si rafforzano, alcune però stanno subendo situazioni non piacevoli dal punto di vista societario, in particolar modo il Milan, dopo che l'attuale proprietario Li ha rifiutato un'offerta di acquisto di Rocco Commisso.

A tal proposito, la società rossonera entro la giornata dovrà versare i 32 milioni di euro a Elliott come somma per il prestito assunto proprio dalla proprietà cinese: qualora non riuscirà a farlo, la società Milan passerà proprio ad Elliott. Tale situazione in qualche modo condiziona e condizionerà anche il mercato del Milan. A questo proposito, sono recente le dichiarazioni di Mirabelli, direttore sportivo del Milan, che ha parlato di un mercato low cost per la società lombarda.

Mirabelli, mercato low cost e solo acquisti di qualità

L'attuale direttore sportivo ha ufficializzato il fatto che il mercato del Milan non sarà come quello dello scorso anno, quando la società spese quasi 200 milioni di euro.

Sarà quindi un mercato di qualità, e a eventuali cessioni corrisponderanno solo arrivi di qualità. La prima cessione sarà quella di Gomez, il difensore dovrebbe trasferirsi al Boca Juniors mentre è probabile anche la cessione di Nicola Kalinic, che dovrebbe invece trasferirsi all'Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone. Il sostituto dovrebbe essere Simone Zaza, punta del Valencia.

Nelle dichiarazioni Mirabelli ha confermato come il mercato si farà con Gattuso, e sarà lui a decidere quali giocatori potranno rimanere ed altri venduti. Di certo la situazione societaria non facilita il mercato rossonero: il Milan ha già una rosa sulla quale costruire la stagione, e probabilmente ci saranno due tre acquisti.

Ovviamente il fatto che il Milan non farà l'Europa League, dopo la recente sentenza della Uefa che per il Fair Play Finanziario ha ufficializzato la punizione di un anno senza coppe, ridimensiona anche la strategia di mercato. Anche perché se per l'Europa League servono necessariamente 20 giocatori sullo stesso livello, senza la competizione europea la rosa di titolari può essere di 14-15 giocatori, magari con l'inserimento di giocatori dal settore giovanile.