Con il nuovo campionato di Serie BKT 2018-2019 che ha preso ufficialmente il via in questo fine settimana, con il dibattito legato ai ripescaggi rimandato ad inizio settembre, nel campionato cadetto non tutto sembra andare per il verso giusto. Ne sanno qualcosa a Crotone, dove per tutto il corso dell'estate società sportiva e tifosi sono rimasti in balia della burocrazia. A tenere banco, infatti, non solo la mancata riammissione in Serie A a causa del giudizio rimandato sul caso "plusvalenze fittizie" che vede coinvolto il Chievo Verona, ma anche il rischio di non potere disputare le gare casalinghe all'interno dello stadio comunale "Ezio Scida".

Causa scatenante la revoca dell'agibilità sopraggiunta a seguito delle restrizioni formulate da parte della Soprintendenza ai Beni Archeologici.

Uno sviluppo condizionato dalla storia

Eppure l'impianto di Crotone non è nato di recente: la sua struttura può vantare quasi un secolo di attività sportiva, tra campionati di serie minori e decine di stagioni di Serie C e Serie B, senza dimenticare gli ultimi due campionati di massima serie. Tema portante rimane dunque l'area sulla quale l'impianto sorge, proprio nei pressi di zone ritenute d'interesse storico e archeologico. Un tema "caldo" per la città, così come per le istituzioni locali che nel corso degli anni hanno posto la tematica legata alla riscoperta e alla successiva valorizzazione dei reperti legati all'Antica Kroton come uno dei punti sui quali cercare di fare ripartire l'attività economica della città.

Una terra che vuole ripartire, valorizzando il passato per proiettarsi nel futuro, un futuro però che proprio dal passato sembra essere ostacolato.

Tifosi in piazza per chiedere risposte

Dopo settimane di mezze notizie, tra veritiero e surreale, i tifosi rossoblu e, in modo più generale, i cittadini di Crotone, hanno deciso di scendere in piazza, organizzando per la serata di lunedì 27 agosto una manifestazione spontanea con partenza fissata presso lo Stadio "Ezio Scida", per giungere poi fino al Palazzo Comunale.

L'obiettivo è tenere alta l'attenzione su un problema che potrebbe nei prossimi giorni impedire al Crotone Calcio di debuttare nella prima sfida casalinga contro il Foggia, ma allo stesso tempo si cercherà di ottenere risposte a tutti i livelli istituzionali. La volontà di tutti è quella di giungere ad una soluzione definitiva che possa risolvere il problema legato all'agibilità dello stadio e alla stesura di un programma di inizio dei lavori sia per quello che concerne il nuovo impianto e sia per quello che riguarda i lavori di scavo nell'area dell'Ezio Scida, dove i reperti andranno riportati alla luce e non abbandonati a se stessi come fatto in passato.