Ci sono partite che non possono essere considerate amichevoli, anche se hanno questo 'titolo'. Brasile-Argentina è una di queste, il Superclásico per eccellenza, la sfida tra due nazionali che hanno scritto pagine indelebili nella storia del calcio che hanno visto protagonisti un numero inverosimile di fuoriclasse. Brasile-Argentina in passato è stata una sorta di 'guerra', non solo calcistica: la rivalità è feroce e nella lunga storia di questo confronto ci sono state gare ai limiti del lecito, tanta era la tensione in campo. Basti pensare, ad esempio, alla 'battaglia di Rosario' quando le due formazioni si sfidarono nel Mondiale argentino del 1978, fu uno scialbo 0-0, niente gol e pochissime emozioni, salvo il direttore di gara costretto a richiamare più volte i 22 in campo ad un comportamento più regolare perché le due formazioni si randellarono di brutto.

Ma questo è solo un piccolo capitolo della sfida infinita, andando a tempi molto più recenti c'è stata la durissima lezione di calcio che i brasiliani hanno impartito ai rivali a Belo Horizonte, 3-0 nelle qualificazioni ai Mondiali di Russia. L'ultimo precedente sorride all'Argentina, un'amichevole disputata a Melbourne a giugno dell'anno scorso e vinta 1-0 dalla seleccion: statisticamente importante perché è stata la prima sconfitta del Brasile con Tite in panchina. Ora si sfideranno in una nuova amichevole, il 16 ottobre a Gedda, in Arabia Saudita. Per entrambe, dopo le rispettive delusioni iridate, è tempo di lavori in corso.

Lo 'zoccolo duro' di Tite

Nessuna rivoluzione dopo l'eliminazione nei quarti di finale del Mondiale russo ad opera del Belgio e la consapevolezza che, con un pò di fortuna in più, il Brasile tra le prime quattro poteva entrarci benissimo.

Il confermato CT Tite, pertanto, non ha stravolto il gruppo delle ultime due stagioni, peraltro ricche di vittorie e soddisfazioni se si eccettua la gara con i belgi persa 1-2 che ha sancito l'inattesa quanto prematura uscita di scena della selecao prima delle semifinali. Gradualmente, il tecnico verdeoro sta inserendo alcune novità e riprovando giocatori già nel giro della nazionale in passato, ma poi usciti dalla lista dei convocati per la Russia.

Tra questi lo juventino Alex Sandro che avrà una chance importante nelle due amichevoli in programma, domani sera contro l'Arabia Saudita ed il 16 contro l'Argentina. Neymar è sempre il fulcro di questa squadra, nonostante il Mondiale non certo positivo. Ma Tite ha scommesso sul suo fuoriclasse ed è convinto di riuscire a limare alcuni suoi limiti caratteriali che, ad oggi, gli hanno impedito una vera e definitiva consacrazione come erede ufficiale di Pelé, Zico e degli altri grandi della storia brasiliana.

Rispetto alle due amichevoli di settembre contro USA ed El Salvador torna anche Gabriel Jesus, altra grande delusione del torneo iridato, ma in questo momento nel reparto avanzato Firmino dà sicuramente maggiori garanzie. E poi l'estroso Coutinho, a lui e Neymar è affidato il compito di strabiliare contro i sauditi, ma soprattutto nel Superclásico.

Argentina: la grande occasione di Maurito

Se i lavori in corso del Brasile li possiamo definire piccole opere di consolidamento, l'Argentina vive una vera rivoluzione dopo il disastro russo dove, a differenza della selecao, non c'è stato davvero nulla da salvare. Per la seconda tornata consecutiva di amichevoli dopo quelle di settembre contro Guatemala e Colombia, il nuovo CT Lionel Scaloni rinuncia a Leo Messi.

Quella del fuoriclasse del Barcellona non è un'uscita di scena definitiva, ma è probabile che dopo il pessimo Mondiale della 'pulce', il tecnico che ha preso il posto del discusso e discutibile Jorge Sampaoli voglia concedere al più forte calciatore argentino del dopo-Maradona una pausa di riflessione dalla maglia albiceleste. In compenso ci sono chance importanti per Paulo Dybala e Mauro Icardi, il primo è stato poco più di una comparsa in Russia, il bomber dell'Inter è stato lasciato fuori al culmine di una vera e propria 'bestemmia calcistica', trattandosi senza alcun ombra di dubbio di uno dei migliori centravanti in circolazione tra i cinque continenti. Scaloni ha guardato parecchio la Serie A italiana nel momento in cui sono state stilate le convocazioni ed oltre ai citati Dybala ed Icardi ha chiamato anche Lautaro Martinez, German Pezzella, il 'cholito' Giovanni Simeone e Rodrigo de Paul.