L'Inter sta vivendo il miglior momento della stagione con la settima vittoria consecutiva ottenuta in campionato ieri ai danni del Genoa: un netto 5-0 arrivato in uno stadio Meazza tutto esaurito, gremito da quasi 70mila spettatori. Ora la prova del nove, con la sfida contro il Barcellona in programma martedì valida per la quarta giornata del gruppo B di Champions League che potrebbe essere decisiva per il passaggio del turno. In caso di successo, infatti, i nerazzurri avrebbero almeno 5 punti di vantaggio sul Tottenham, ma anche un pari potrebbe portare la squadra di Luciano Spalletti ad un passo dagli ottavi di finale.
E proprio il tecnico nerazzurro è il più discusso delle ultime ore, con i tanti elogi legati alla rivalutazione di Roberto Gagliardini e Joao Mario.
Il capolavoro di Spalletti
Il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, è stato autore di un vero e proprio capolavoro. L'allenatore nelle ultime due partite ha rispolverato Joao Mario, lanciandolo dal primo minuto nella difficile trasferta di Roma contro la Lazio e riproponendo il fantasista portoghese nuovamente contro il Genoa. Proprio contro i grifoni l'ex Sporting Lisbona ha sfoderato la sua migliore prestazione da due anni a questa parte, con due assist, per Politano e Nainggolan, e una rete, oltre a propiziare la prima rete di Gagliardini. Proprio quello stesso Gagliardini ritornato negli ultimi 90 minuti ad altissimi livelli.
Non solo i due gol, ma anche tanta quantità e qualità in mezzo al campo, con cui spesso ha innescato i propri compagni. E chissà che il lavoro dell'allenatore di Certaldo presto non porti i suoi frutti anche su Dalbert Henrique, che ieri già ha dato importanti segnali di ripresa con almeno tre chiusure decisive.
I rimpianti di Spalletti
Vedendo questa Inter c'è l'impressione che sarebbe bastato davvero poco per essere al livello della Juventus. A mancare in particolar modo è un'ulteriore pedina in mezzo al campo in grado di alzare il tasso di qualità ed esperienza e di far rifiatare al momento opportuno Marcelo Brozovic.
Inevitabile non pensare al centrocampista croato del Real Madrid, Luka Modric, che in estate è stato davvero ad un passo dai nerazzurri.
Il giocatore voleva fortemente il trasferimento a Milano e aveva accettato un contratto di tre anni a dieci milioni di euro più due anni in Cina alle stesse cifre con la maglia dello Jiangsu, l'altro club di cui è proprietario Suning. Si è parlato di un ritorno di fiamma per gennaio ma i rapporti tesi tra le due società non faciliteranno la buona riuscita della trattativa.
Stando a quanto riportato da Calciomercato.com, sono due gli altri rimpianti di Luciano Spalletti. Uno risponde al nome di Daniele De Rossi, che sembrava potesse non rinnovare il proprio contratto con la Roma lo scorso anno. Il tecnico ha provato a convincerlo, disegnando una squadra su misura per lui, con ingaggio quasi raddoppiato rispetto a quello percepito nella Capitale.
Il capitano giallorosso, però, alla fine ha deciso di rifiutare e chiudere la carriera con la squadra del cuore.
L'ultimo rimpianto, invece, risponde al nome di Geoffrey Kondogbia. Spalletti era convinto di poter fare lo stesso lavoro fatto con Gagliardini e Joao Mario ma il centrocampista francese voleva un ruolo centrale sin da subito e, soprattutto, aveva già deciso di cambiare aria e così ha insistito per essere ceduto al Valencia.