Mario Balotelli e il Nizza, una storia cominciata nel 2016 è destinata a finire dopo soli tre anni. Il presidente del Nizza, Jean-Pierre Riverè, in un'intervista all'emittente RCM è stato molto chiaro sull'argomento: "Un rinnovo dell'accordo con Balotelli a fine stagione? No, penso che per allora sarà tutto finito". Il patron, inoltre, ha aggiunto: "Mario ha perso gran parte della preparazione con noi e questo ha influito sulle sue prestazioni nel primo scorcio di stagione. Adesso fisicamente sta bene, ma il fatto di non essere ai suoi abituali livelli lo mette in tensione".

Mario Balotelli e il Nizza: siamo ai titoli di coda

Questo è, dunque, l'epilogo di una storia fatta di alti e bassi, di momenti di gioia e di tensione. Con questa nuova avventura, Balotelli aveva cercato di ricominciare, di far ricredere tutti e di cancellare dalla mente delle persone quell'idea di "bad-boy" che si erano fatte di lui. La prima e la seconda stagione non erano andate affatto male (17 reti in 28 presenze nella prima; 26 in 38 presenze nella seconda).

I problemi sono sorti a partire dall'estate del 2018, quando l'attaccante ha iniziato a manifestare l'intenzione di cambiare aria dopo appena due stagioni. Il nuovo tecnico del Nizza, Patrick Vieira, ha provato a trattenerlo, ma senza successo.

Il francese, quindi, si è dovuto rassegnare all'idea di veder partire uno dei gioielli della sua squadra. Per lui si è parlato anche dell'Olympique Marsiglia allenato da Rudi Garcia, oltre che di Napoli, Roma e Parma. Alla fine, però, non se n'è fatto nulla, e Balotelli è rimasto nella Riviera Francese.

La sua terza stagione non è partita nel migliore dei modi, e l'assistito di Raiola è rimasto fuori forma dopo aver saltato una parte della preparazione atletica, e quando è rientrato non è risultato molto brillante.

Nella prima parte di questa stagione sono state nove le sue presenze in campo, nelle quali è però rimasto completamente a secco, senza riuscire a incidere.

E così, inevitabilmente, si torna a parlare delle aspettative deluse dal centravanti italiano, scaricato anche in quest'occasione da una squadra che aveva fortemente creduto in lui, prelevandolo dopo due annate disastrose a Liverpool e a Milano, sponda rossonera.

Adesso staremo a vedere dove approderà l'ormai ex "Super Mario". Quale che sia la sua destinazione, la domanda sarà sempre la stessa: riuscirà finalmente a sfruttare l'ennesima occasione che gli si prospetterà davanti, o ricadrà nuovamente nei soliti errori?