In casa Inter c'è grande amarezza dopo l'eliminazione in Champions League, arrivata ieri in seguito al pareggio interno contro il Psv Eindhoven per 1-1, che ha portato i nerazzurri a 8 punti in classifica, alla pari con il Tottenham, che ha pareggiato al Camp Nou contro il Barcellona con lo stesso risultato, ma che ha ottenuto l'accesso agli ottavi di finale grazie al computo delle reti fatte negli scontri diretti. Infatti, dopo la sconfitta per 2-1 nella sfida di San Siro, la formazione inglese ha battuto i nerazzurri 1-0 nella partita di ritorno, e il gol in trasferta messo a segno al Meazza ha fatto la differenza.

Un vero peccato visto che, al termine delle tre partite di andata, l'Inter aveva ben 5 punti di vantaggio sugli Spurs prima di crollare al ritorno. Inevitabilmente, sul banco degli imputati è finito il tecnico nerazzurro, Luciano Spalletti, che in conferenza stampa, al termine della partita, ha fatto mea culpa su quanto successo.

Spalletti sul banco degli imputati

Il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, viene indicato da più parti come uno dei maggiori responsabili dell'eliminazione dalla Champions League. L'allenatore toscano, durante la conferenza stampa del dopo-partita di Inter-Psv Eindhoven, si è assunto le proprie responsabilità, facendo da scudo al resto della squadra: "L'eliminazione ci fa male, ma non ho visto un brutto atteggiamento della squadra - ha dichiarato Spalletti - nel secondo tempo abbiamo giocato a calcio e creato occasioni che non siamo riusciti a concretizzare.

Scelgo sempre me come riferimento dei risultati negativi della squadra, sono sempre io il responsabile".

Al centro delle discussioni soprattutto le scelte del tecnico e, com'è accaduto anche nel match contro la Juventus, la sostituzione di Matteo Politano. Anche ieri l'ex esterno del Sassuolo è stato uno dei migliori in campo, e ancora una volta è stato richiamato in panchina anzitempo per lasciare il posto a Sime Vrsaljko.

Un cambio che fa discutere soprattutto per la scelta di essersi privati di un attaccante per un difensore proprio nel momento in cui bisognava spingere per trovare il gol vittoria che sarebbe valso la qualificazione. Inoltre, anche in quest'occasione, è rimasto in campo per tutta la gara Ivan Perisic, risultato tra i peggiori in campo, com'è avvenuto anche negli impegni precedenti.

E sono molti i tifosi che si stanno chiedendo perché l'esterno croato non venga mai sostituito, salvo rare eccezioni.

Futuro in discussione

Ora il futuro è un rebus. Certamente l'allenatore dell'Inter sarà Luciano Spalletti fino al termine della stagione, anche perché i nerazzurri sono terzi in classifica e in linea con l'obiettivo principale di quest'annata, ossia quello di confermarsi tra le prime quattro della Serie A. A fine anno, poi, si tireranno le somme e verranno fatte alcune valutazioni anche dal prossimo amministratore delegato, Giuseppe Marotta, che sarà ufficializzato nella giornata di domani.

In caso di ribaltone, difficile pensare ad Antonio Conte che non ha un rapporto idilliaco con l'ex dirigente della Juventus, anche se lo stesso si diceva di Sabatini con Spalletti.

Troppo alti, invece, i costi che porterebbero all'attuale allenatore dell'Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone. In passato era spuntata l'ipotesi José Mourinho, ma non è da escludere una clamorosa idea che porterebbe all'attuale tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, che a fine anno potrebbe lasciare, ritenendo concluso il suo ciclo in bianconero.

Il tecnico toscano stima molto Marotta, e agli ultimi Gazzetta Sport Awards ha dichiarato di dovergli molto, essendo stato lui a portarlo a Torino e a fargli firmare il contratto con i bianconeri.