Radja Nainggolan è il volto di un Inter che ha la voglia di tornare ad essere grande. Nainggolan è l'interprete perfetto di un calcio competitivo. Un vero guerriero in campo con un grande spirito combattivo. Nella vita del 'Ninja' c'è molto calcio, ma anche molto altro. Nell'attesa di tornare ad essere decisivo in campo, Nainggolan è stato cosi intervistato dal magazine on-line Undici, al quale ha raccontato i dettagli della sua vita all'interno e all'esterno del rettangolo verde. La vita di Nainggolan è divisa in due parti, il suo passato giallorosso, e la sua nuova vita in nerazzurro, squadra per la quale ha tanta voglia di dimostrare il suo valore e dare tanto ai tifosi.
Il passato alla Roma
Acquistato dal Cagliari nel 2014, Nainggolan ha giocato per ben 4 stagioni con la maglia della Roma, sfoggiando prestazioni di altissimo livello e confermandosi tra i migliori della Serie A nel suo ruolo, con più di 200 presenze e 33 reti. Era inevitabile, quindi, che il centrocampista spendesse due parole sul suo addio alla Roma."Quando venni a sapere che la Roma voleva vendermi, non la presi molto bene. Così ho deciso di chiudere qualunque rapporto con la società giallorossa. Non è stato molto facile per me, ho attraversato dei periodi molto difficili, anche perché mi ero molto affezionato alla città. Roma è una piazza meravigliosa, e per me i cambiamenti non sono mai stati semplici, sia a Cagliari che a Roma, ho lasciato un pezzo della mia vita.
Per fortuna qui a Milano mi hanno accolto bene, i compagni di squadra, la società, ma sopratutto i tifosi. Finalmente un po di serenità".
Acquistato dall'Inter la scorsa estate per 38 mln, a Milano il Ninja ha incontrato nuovamente mister Spalletti: "Il mister è un allenatore che mi ha voluto fortemente qui all'Inter. Mi sono sempre trovato bene con lui anche quando stavamo insieme alla Roma, infatti abbiamo un ottimo rapporto.
Per il mio modo di vedere il calcio e di giocarlo, bisogna sempre dare tutto in campo ma avendo rispetto per gli altri".
La vita fuori dal campo
Radja Nainggolan è sempre stato per anni bersaglio di numerose critiche, non tanto per le sue prestazioni in campo, ma bensì per quelle fuori dal campo. Accusato di essere un "festaiolo" senza criterio, di seguire uno stile di vita per niente salutare e non da professionista.
A tal riguardo il Ninja si è espresso, dichiarando che la sua vita al di fuori del rettangolo verde non dovrebbe interessare ai tifosi. "Io mi assumo le mie responsabilità, se le mie prestazioni dovessero calare a causa del mio stile di vite, mi darei una regolata. La mia vita privata è un'altra cosa, ho 30 anni e devo potermi godere la vita come fanno tutti, sono giovane ancora, se non lo faccio adesso non potrò farlo mai più, e io odio avere dei rimpianti. Alcuni calciatori restano svegli fino alle 5 del mattino a causa della forte adrenalina nelle vene, altri invece, per scaricare la tensione preferiscono andare a cena con degli amici o stare in compagnia di una bella ragazza. Non ci vedo assolutamente nulla di male, se facessi solo allenamento, partita, e poi di corsa a casa, a lungo andare impazzirei.
Sono una persona che ha bisogno di distrarsi per stare bene, altrimenti la mia testa non funzionerebbe e di conseguenza anche le mie prestazioni ne risentirebbero".
Un possibile erede
Il giornalista ha poi chiesto se avesse qualche preferenza in merito ad un suo possibile erede all'Inter. "Senza dubbio sceglierei Barella del Cagliari. Per me è uno dei più chiari e cristallini talenti Italiani al momento in circolazione. Mi piace molto perché mi somiglia, sembra di rivedere me da piccolo. Non si risparmia mai in campo, lottando su tutti i palloni con grinta, è un giocatore cattivo ma allo stesso tempo anche pulito. Barella è un giocatore che bisogna trattare con i guanti, perché potrebbe dare delle enormi soddisfazioni alla nazionale italiana un giorno".