Il deludente pareggio di Cagliari ha aperto ufficialmente la crisi in casa Roma, con la panchina di Di Francesco che si è fatta bollente. In undici contro nove, contro ogni logica, la Roma si è fatta riprendere, con Marco Sau eroe della giornata che ha fatto girare la testa a mister Di Francesco, ormai sicuro di avere guidato i suoi a una vittoria diventata preziosa in terra sarda. I risultati incerti in campionato stanno facendo traballare la panchina giallorossa, nonostante i buoni risultati ottenuti in Champions League con la qualificazione agli ottavi già in tasca.
Di Francesco, Pallotta deve decidere
Non è stata tanto la modalità della rimonta, quanto un atteggiamento da dilettanti palesato negli ultimi venti minuti ad aver mandato fuori di testa la focosa tifoseria giallorossa. Una situazione inattesa, che non ha lasciato indifferente la proprietà americana: secondo i rumors provenienti da Roma la posizione di Eusebio Di Francesco è a questo punto in fase di valutazione. Nel frattempo la squadra è stata mandata in ritiro a tempo indeterminato. Non è certo la prima volta che la panchina della Roma traballa.
Resta il rebus Schick
Le radio romane si interrogano sulla bontà o meno di alcune scelte di mercato che oggi appaiono incomprensibili, su tutte quella di avere investito tantonon sul bomber ceco Patrick Schick.
La punta, di provenienza blucerchiata, è una delle grandi delusioni della campagna acquisti targata Monchi ed anche a Cagliari ha più volte fatto vedere di stare con la testa altrove, perdendo una buona occasione vista la mancanza di Edin Dzeko.
Il sogno Conte per il dopo Di Francesco
I tifosi giallorossi hanno perso la pazienza: si invoca il nome di Antonio Conte, ma secondo gli esperti restano più percorribili le piste Paulo Sousa o Vincenzino Montella.
In settimana la Roma, già qualificata agli ottavi di Champions League, è impegnata in trasferta contro il Viktoria Plzen e a questo punto il pericolo è quello di abbandonare definitivamente al suo destino Di Francesco e voltare così finalmente pagina, dopo un avvio di stagione per certi versi inquietante sotto il profilo mentale.
Gli americani hanno comprato la società Roma con grandi ambizioni ma per ora si sono dovuti accontentare, si fa per dire, di una semifinale di Champions League, quella della edizione 2018 persa contro il Liverpool di Salah e Mane. Forse già dopo la partita di Champions League a Plzen sapremo cosa ha deciso di fare la società del presidente Pallotta: fin'ora ha sempre difeso il tecnico, ma in questa stagione i punti persi contro le piccole sono davvero troppi. Non era certo questo il rendimento che tutti gli osservatori si aspettavano, anche se le cessioni di Naingolann, Strootman e Alisson erano state condannate dalla tifoseria in tempi non sospetti.