Uno dei punti di forza della Juventus è Massimiliano Allegri. Arrivato a Torino nel luglio 2014, dopo l'improvviso abbandono di Antonio Conte, ha saputo conquistare a suon di trofei il pianeta bianconero, che in principio era molto scettico sulle sue capacità. Oggi il tecnico livornese vanta un palmares che mira a superare quelli di altri mostri sacri della panchina zebrata del calibro di Trapattoni e Lippi.

Il palmares

Il suo modus operandi è stato paragonato a quello di molti altri colleghi: da Capello, ad Ancelotti passando per Lippi. In realtà Allegri ha sì tratto spunto dagli altri, ma il suo operato è diventato nel tempo unico ed ora in bacheca annovera ben 12 trofei, dieci dei quali vinti con la Vecchia Signora.

Proprio mercoledì ha riportato a Torino la Supercoppa Italiana ed ora il suo pensiero al pari di quello dei suoi uomini è conquistare l'ottavo scudetto consecutivo. L'unico trofeo che manca all'allenatore è la Champions League, sfiorata per ben due volte proprio con i bianconeri ed ora che tra le sue fila milita un professore in materia come Cristiano Ronaldo, ha molte più possibilità di spuntarla, anche se non sarà per nulla semplice perché in questa competizione non sempre vincono i più forti, infatti spesso la fortuna e gli episodi in una partita secca possono cambiare le sorti.

Gli scenari futuri

Assodato che Allegri e la Juventus sono una simbiosi quasi perfetta, non è scontato che il sodalizio vada avanti, molto dipenderà dalle sensazioni che il tecnico sentirà a fine stagione.

L'eventuale conquista della 'coppa dalle grandi orecchie' potrebbe favorire un suo addio da trionfatore o suggerirgli di dare inizio ad un nuovo ciclo vincente simile a quello vissuto dal Real Madrid. Potrebbe ancora perdere nel massimo torneo europeo e restare comunque. Queste ipotesi sono infinite e sicuramente premature perché solo dal mese prossimo l'annata calcistica entrerà nella fase clou con gli ottavi di Champions League.

Il club di Andrea Agnelli per passare il turno dovrà superare l'ostico Atletico Madrid e se ciò accadrà, allora il tecnico con tranquillità potrà già riflettere sul suo futuro che se non dovesse essere più bianconero sarebbe sicuramente in un top club del blasone del Real Madrid, dal quale era stato già richiesto nell'estate scorsa, dopo l'addio di Zidane, o il Manchester United.

Allegri da professionista qual è, al momento sta pensando soltanto a vincere con la Juventus, magari cercando di sfatare il tabù Champions League per ottenere la definitiva consacrazione per sé e per la squadra.