Se non fosse per Inter-Sassuolo, questa ventesima giornata di Serie A ha regalato grandissimi emozioni e tantissimi gol. 33 reti in totale, una goleada e numerosi match con finali al cardiopalma.
Si può parlare ancora di lotta al vertice? È ormai il discorso che ogni appassionato si ripete quasi ogni domenica.
Juventus sicura al comando
La Juventus vince, mentre le inseguitrici provano a non mollare, con una delle due che ogni tanto stecca. La Juventus chiude la ventesima giornata con un pulito 3-0 al Chievo che porta la firma di Douglas Costa, Emre Can e Rugani, dove più della solita prestazione sicura farà rumore il primo rigore sbagliato da Cristiano Ronaldo (va detto, con una gran parata dell'eterno Sorrentino, chapeau).
Gara nervosa per il portoghese, un po' come successo alla prima giornata contro lo stesso Chievo, ma non c'è da preoccuparsi.
Preoccupazioni (quantomeno relative) ne avrà Luciano Spalletti, dato che la sua Inter per l'ennesima volta mostra limiti quantomeno di personalità. Uno 0-0 pieno di occasioni da gol, specialmente sponda Sassuolo, in cui un Samir Handanovic particolarmente ispirato è salito in cattedra dimostrando (nel caso si avessero dubbi) di essere ancora un portiere di grande valore. Il terzo posto per questa Inter sembrerebbe solido, ma difficile ambire a qualcosa di più.
Non è così invece per il Napoli, che non si da per vinto, e conquista un'ottima vittoria con un 2-1 contro la Lazio.
Due sono i motivi per sorridere: il primo (ed era l'ora) gol di Callejon in questo campionato, e la consapevolezza di avere un Milik in versione cecchino sulle palle inattive. Da notare la "storica" espulsione di Acerbi (70') che interrompe a 149 la rincorsa al record di partite consecutive giocate da Javier Zanetti (162).
Il festival del gol: presentano Zapata e Quagliarella
Come dicevamo sopra, questa ventesima giornata non è assolutamente stata tra le più noiose. A partire dall'anticipo Roma-Torino, conclusosi 3-2, in una gara thriller che ha consegnato tre punti fondamentali a Di Francesco in ottica Champions League, mentre relegano Mazzarri ad una situazione complicata dopo la sconfitta interna con la Fiorentina in Coppa Italia.
E se Nicolò Zaniolo si sta rilevando una delle più belle sorprese del campionato, a risolvere una gara che sembrava essere sfuggita di mano alla formazione capitolina è il ritorno del faraone El Shaarawy, entrato al posto di Ünder infortunato.
L'Atalanta di Gasperini, non a caso migliore attacco della Serie A, sconfigge il Frosinone per 0-5, e ci presenta la vera e propria sorpresa (almeno in termini di gol) di queste ultime giornate di campionato: Duvan Zapata. L'attaccante colombiano travolge con un poker (di Gianluca Mancini, al quinto gol in campionato, la rete dello 0-1) il Frosinone che resta a quota 10 punti. Quattro gol da vero attaccante, che fa reparto da solo: due di testa, uno di sinistro e uno di destro, sta rispondendo nel miglior modo all'investimento di oltre 20 milioni complessivi della sua Atalanta.
Si merita la copertina di Blasting News per questa ventesima giornata.
Fiorentina-Sampdoria invece ci consegna altri due temi di cui parlare: un'icona romantica, quella di Fabio Quagliarella, e un dolce ritorno, quello di Luis Muriel. Una partita al cardiopalma, caratterizzata da un certo nervosismo e da gol spettacolari. Non poteva scegliere modo migliore Luis Muriel per tornare in Serie A, con due gol scaturiti da azioni funamboliche che rendono istintivi paragoni scomodi - anche se, pensando alle presenze di Muriel quest'anno con il Siviglia, vengono istintive anche un paio di riflessioni sulla competitività del nostro campionato. Tra queste una bellissima rete su punizione di Ramirez, mentre Quagliarella decide di incidere nella partita nel suo momento più delicato, nel modo in cui ci ha abituati ultimamente: segnando (due volte).
E quando la partita sembra ormai consegnare la vittoria ad una Sampdoria che oltre al vantaggio, giocava in superiorità numerica dal 39' (espulsione di Edimilson Fernandes), con il più romantico dei finali German Pezzella, con la fascia di Davide Astori al braccio, segna sugli sviluppi di una punizione il gol che sigla il 3-3 finale. Emozioni.
Emozioni che non sono mancate però anche in Cagliari-Empoli, finita 2-2. Partita che, dopo il vantaggio iniziale del solito Pavoletti, si accende nel finale, con tre gol negli ultimi venti minuti per una vera e propria montagna russa: prima il pareggio di Di Lorenzo (70'), il vantaggio toscano con un ispirato Zajc (81'), per chiudere con un gol del partente Farias (direzione Bologna) che saluta i suoi tifosi probabilmente con l'ultimo gol in maglia rossoblu (sponda Cagliari).
Il Milan senza il Pipita, la conferma Parma e l'occasione persa del Bologna
Sliding doors in Genoa-Milan, con una partita che più dei tre punti in palio sembra solo uno spunto per chiudere la trattativa più bollente del calciomercato invernale. Uno 0-2 tra due squadre orfane dei loro bomber e dove alla lunga emerge la qualità dei singoli del Milan, su tutti un ritrovato Conti e il solito Suso. Milan che raggiunge così il quarto posto tanto inseguito, ci sarà da capire se riuscirà a difenderlo da qui a fine campionato con un Higuain in meno, ma con un Piątek in più.
Infine, anche Udinese-Parma e Spal-Bologna hanno dato le loro indicazioni alle rispettive squadre. Il Parma riesce ad imporsi per l'ennesima volta in trasferta, con un 1-2 sancito da un contropiede di Gervinho.
Se l'Udinese deve riflettere sulla pericolosità di un tabellino di marcia appena sufficiente per stare sopra la zona salvezza, il Parma ha la possibilità di giocare (ormai da tempo) in totale libertà, divertendosi e divertendo i propri tifosi. Nell'altro scontro, quella che può essere considerata una variante dello storico derby emiliano si conclude in parità, con un 1-1 che lascia l'amaro in bocca ad entrambe le fazioni: il Bologna rimane infatti in piena zona retrocessione, mentre la Spal non riesce a dare uno strappo alla lotta per gli ultimi posti.