Si avvicina Napoli - Juventus, una sfida molto attesa dal calcio italiano, ecco perché gli addetti ai lavori non risparmiano i loro pronostici e tra questi c'è anche il diretto interessato, Carlo Ancelotti, che nell'intervista rilasciata a "La Stampa" ha fatto il punto sul big match e sullo status quo dei duellanti. In primo luogo il tecnico afferma che la classifica di Serie A non mente, perché la Juventus è al di sopra della media, mentre il suo Napoli è ad un buon livello, dal momento che ha sbagliato poche partite, ma la netta superiorità della capolista offusca il valore dell'inseguitrice: "Abbiamo fatto un campionato buono, ma il giudizio è annacquato dalla straordinarietà della Juve".

Anche se i bianconeri non stanno vivendo un buon momento, al San Paolo daranno sicuramente il massimo per chiudere la pratica scudetto, in modo da concentrarsi su altri fronti. L'andata di Champions League Atletico - Juve è stata una sorpresa per il risultato, ma non per l'andamento del match, perché i colchoneros tra i loro punti di forza, vantano grande attenzione e aggressività. Per ribaltare il risultato, la Vecchia Signora all'Allianz Stadium dovrà accelerare il gioco, con estrema lucidità perché con i Rojiblancos è difficile gestire la gara e lo si è visto al Wanda Metropolitano.

Ancelotti sulla Serie A e sui singoli

Il tormentone Serie A poco allenante è solo un alibi perché non è possibile cercare di allenarsi durante le gare, ma bisogna piuttosto lavorare bene prima.

In generale i club tendono ad abbandonare il modus operandi del calcio italiano per emulare la Liga e questo andamento non è condiviso da Ancelotti perché, da tradizionalista qual è, tiene alla fase difensiva. Parlando dei singoli apprezza molto Meret che tecnicamente gli ricorda Buffon, ma avendo patito molti infortuni è ancora un po' scottato, tuttavia il tempo servirà a fargli acquistare maggiore consapevolezza nei propri mezzi.

Koulibaly è un difensore forte, veloce, ma anche molto intelligente e soprattutto cerca sempre di migliorarsi. Cristiano Ronaldo rimane sempre lo stesso professionista che ha conosciuto e allenato al Real Madrid. A lui non occorre dire nulla è più proficuo ascoltarlo. 'Napoli città difficile? Non è così, - ha concluso Ancelotti - per me ci sono meno lati negativi di quanto si possa pensare.

E poi i partenopei hanno il pregio di prendere la vita con leggerezza. Lavorare con il gruppo di giocatori a disposizione non è difficile perché essendo ancora poco plasmato sta cercando di agire in questo senso' le parole del tecnico del Napoli.