Come ormai di consuetudine, la puntata domenicale di Tiki Taka è coincisa con l'ennesimo capitolo del tormentone Icardi. La presenza di Wanda Nara in studio come opinionista fissa si sta rivelando nell'ultimo periodo una fonte inesauribile di share per il seconda serata di Pierluigi Pardo, con il conduttore pronto ogni settimana a cavalcare l'onda lunga dell'attenzione mediatica rispetto al caso. Nell'ultima puntata è stato Antonio Cassano a interessarsi dell'argomento, non risparmiando pesanti critiche a Wanda stessa, rea secondo Fantantonio di aver gestito in modo superficiale il suo ruolo di procuratrice.
Tutto il casino lo ha creato Wanda
Il fantasista esordisce senza mezzi termini, accusando Wanda di aver fatto terra bruciata intorno a Icardi. Cassano incolpa la moglie-agente di aver gestito l'aspetto comunicativo con leggerezza senza essere mai riuscita a calibrare le proprie dichiarazioni in funzione del ruolo ufficiale che riveste. L'ex azzurro continua rincarando la dose e afferma sicuro: "Icardi è stato messo in difficoltà da Wanda", riferendosi alle uscite social della showgirl, a sua detta, troppo frequenti e inopportune. Cassano mette nel mirino in modo particolare le questioni di formazione, come ad esempio il "suggerimento" a schierare Lautaro e Icardi come coppia d'attacco che, in virtù del ruolo ufficiale di Wanda, acquista un peso specifico in grado di minare gli equilibri di spogliatoio.
In società non sono stupidi
In merito alla revoca della fascia di capitano, il talento di Bari Vecchia si schiera apertamente con la società nerazzurra. Cassano ripone fiducia nella dirigenza e nello staff tecnico interista, ritenendo improbabile che abbiano preso una decisione di una tale portata senza un motivo fondato e ricorda come di conseguenza vada rispettato il modus operandi adottato dai piani alti di corso Vittorio Emanuele II.
L'ex seconda punta, fra le altre proprio dei nerazzurri, si sofferma poi sul giallo riguardante le reali condizioni fisiche di Maurito e ancora una volta le sue parole sono pesanti: "Le sceneggiate le facevo io quando avevo vent'anni. Se Icardi vuole giocare, che giochi allora". Secondo Cassano è chiaro come non ci possa essere un problema fisico talmente invalidante da non permettere al centravanti di scendere in campo, prima di tutto per via di quanto lasciato intendere dal diretto interessato, che ha parlato di dolori presenti da tempo ma che non gli avevano mai permesso di non giocare.
Spalletti lo fece anche con me
Il fantasista rivela poi un retroscena che risale ai tempi della sua avventura giallorossa, quando era allenato proprio da Spalletti. Una delle prime misure adottate dal mister di Certaldo fu rimuovere l'allora poco più che ventenne Fantantonio dal ruolo di vice capitano, creando una situazione simile a quella attuale, anche se ovviamente con portata ben diversa. Ad anni di distanza Cassano si dice d'accordo con quella decisione, perché consapevole di non avere avuto la necessaria professionalità per poter essere d'esempio in un ruolo del genere. Le due decisioni non sono poi così diverse secondo il talento barese perché, come per il suo caso, non ci può non essere una motivazione fondata alla base di un intervento simile, gli sviluppi del quale hanno praticamente già sancito la separazione in estate fra i nerazzurri e il loro bomber.