Segnali di distensione ma anche diverse pretese filtrano da Appiano Gentile. Se è vero che c'è stato un riavvicinamento da parte di Icardi, che ieri ha pranzato con la squadra, é altrettanto vero che l'attaccante ha fatto delle richieste specifiche al club di una certa portata. Ci sono anche stati nuovi contatti con l'ad Beppe Marotta, parlando anche di una possibile permanenza del centravanti nella prossima stagione.

Inter e Icardi di nuovo insieme

Filtrava ottimismo dalla dirigenza nerazzurra e dall'entourage dell'argentino nei giorni scorsi. Mauro Icardi ieri ha pranzato con la squadra, un segnale decisivo di riavvicinamento (seppur lieve).

Precedentemente era rimasto in solitudine oppure in compagnia di pochi compagni, ciò dimostra un primo passo compiuto per recuperare il rapporto. Lo spogliatoio si aspetta comunque delle scuse, anche se il rosarino non crede di dover fare marcia indietro riguardo a nulla: situazione molto dinamica ed in continuo divenire, che potrebbe mutare anche nelle prossime ore. Tuttavia i compagni sono stati chiari attraverso il capitano Samir Handanovic: disponibilità piena a ricucire, ma soltanto nel momento in cui il numero 9 ammetta di aver sbagliato.

Da "rattoppare" poi il rapporto col tecnico Luciano Spalletti, che risulta talmente deteriorato e che apparirebbe impossibile da ricostruire totalmente.

Occorre però stabilire una tregua sino al termine della stagione, a maggio è probabile che in un modo o nell'altro le loro strade si separeranno. Fino ad allora serve ragionare da collettivo, per evitare di compromettere i risultati in campionato ed Europa League.

Riabilitazione

L'ex capitano pretenderebbe che venisse divulgata la famosa verità di cui parla Fabrizio Biasin, quella per la quale la fascia di capitano è stata tolta dal suo braccio.

La dirigenza ha risposto che non è assolutamente necessario e consono, questioni societarie che per ragioni di professionalità non finiranno in pasto al pubblico. È un mistero che si infittisce di ora in ora, un segreto celato che probabilmente sarà destinato a non venire mai a galla. Inoltre chiederebbe che venisse riconosciuta la sua importanza nell'Inter degli ultimi anni, di cui si considera il giocatore più rappresentativo.

Un comunicato da parte della società meneghina potrebbe essere l'ideale, così come delle dichiarazioni positive da parte di Marotta o del mister di Certaldo.

Ciò che interessa alla punta è che non venga intaccata la sua immagine, Mauro ci tiene ad essere riconosciuto come un professionista esemplare. Intende scacciare da sé anche la nomea di "spaccaspogliatoi", caratteristica che a suo parere non gli appartiene assolutamente. Il ragazzo ritiene di non avere particolari problemi con quasi nessun compagno, nonostante molti di essi si siano improvvisamente allontanati. Nonostante questa convinzione, il gruppo gli si è distanziato parecchio negli ultimi tempi. Una situazione riguardo la quale é intenzionato ad andare a fondo, per scoprire tutte le origini del malcontento.

Come palesato nella sua ormai celebre lettera, Maurito è certo di aver sempre perseguito il bene dell'Inter, da vero innamorato della maglia del Biscione.

Possibile permanenza

Il classe 1993 ha avuto ulteriori contatti con Beppe Marotta, che ha sondato il terreno per una sua eventuale permanenza a giugno. Il terminale offensivo ha controbattuto in maniera inequivocabile, cercando di avere alcune garanzie dall'amministratore delegato. Per prima cosa egli gradirebbe che la guida tecnica non fosse più affidata a Luciano Spalletti, allenatore col quale avverte una distanza irrecuperabile. Oltre a ciò, potrebbe essere disposto a restare alla Pinetina, solamente nel caso in cui non ci fossero più i croati Ivan Perisic e Marcelo Brozovic: il rapporto coi due compagni risulta irrimediabilmente incrinato ed anche la convivenza fino a giugno sembra molto difficoltosa.

Un feeling che non é mai sbocciato del tutto, e se in un periodo le divergenze parevano superate, ultimamente si è tornati ad una situazione di grandissima tensione. Si mormora anche di scontri e frizioni coi due, eventi che sono stati indubbiamente deleteri al fine di chiarire.

L'attaccante vorrebbe poter lavorare finalmente in un clima tranquillo, senza doversi preoccupare di persone con cui non ha mai legato. Marotta ha ribattuto in maniera altrettanto secca, specificando che Spalletti e Perisic non sono nei piani della proprietà, improbabile ad oggi una loro riconferma. Discorso differente per il regista classe 1992, che rappresenta un patrimonio del club su cui puntare per il presente e per il futuro. La sua presenza è al momento considerata molto importante, un investimento che date le prestazioni attuali è stato ampiamente ripagato. Giocatore raro da cui ripartire.