L'Inter si trova nella fase più delicata della stagione calcistica. E a corto di attaccanti. Per questo la società nerazzurra ha bisogno di risolvere velocemente Il problema con Mauro Icardi. D'altra parte, l'ultimo incontro tra Giuseppe Marotta e Paolo Nicoletti non ha sortito gli effetti sperati. Anche perché, ora come ora, da quanto mette in evidenza la "Gazzetta dello Sport" sarebbe l'ex - capitano a trattare da una posizione di forza.

Cosa determina lo stallo

Come accennato Icardi non è intenzionato a scendere in campo se prima non ci sarà, da parte della società nerazzurra, una pubblica ammissione di colpa con conseguenti scuse ufficiali.

Anche perché, come detto, in questo momento delicato della stagione, con il derby della Madonnina prossimo venturo, l'Inter ha ancora più bisogno che Mauro Icardi torni a giocare. Ma, come nota la "Gazzetta dello Sport", lui traccheggia e controlla anche le virgole di ogni possibile sviluppo ed eventuale accordo. Per tale motivo, se una soluzione alla vicenda deve essere necessariamente trovata, sia per la società che per la squadra e i tifosi, è una soluzione che non arriverà a breve ma, molto probabilmente, richiederà ulteriore tempo. Tempo che, per i motivi sopra accennati, potrebbe non esserci proprio.

Le ulteriori richieste del clan Icardi

Il caso Icardi, come è stato soprannominato giornalisticamente, non coinvolge oramai solo il giocatore e la società.

Ma, come sanno tutti i tifosi nerazzurri, anche tutto il suo entourage familiare, compresa la moglie - procuratrice Wanda Nara. Per questo, Icardi per poter tornare in campo a giocare con il resto della squadra non pretenderebbe solo le pubbliche scuse. E neanche di riavere la fascia di capitano. Ma, il punto è che oltre alle scuse vorrebbe anche che si rendano pubblici i motivi che hanno portato alla sua "degradazione" e al conferimento della fascia al portiere Samir Handanovic.

Ma, sia dal lato della spiegazione dei motivi del gesto che da quello delle pubbliche scuse, sembra proprio che la società nerazzurra non sia disposta a cedere. Nemmeno in questa situazione di emergenza. D'altronde l'obiettivo di Icardi è chiaro. Vuole che Giuseppe Marotta e l'Inter lo riabilitino sotto ogni punto di vista.

E, nello stesso tempo, che gli venga tolta di dosso l'immagine di "spacca - spogliatoio" cucitagli durante questi giorni di tensione. In pratica, vuole che sia ristabilita la sua reputazione.

D'altra parte, il continuo silenzio di Icardi anche nei rapporti interpersonali con gli altri giocatori interisti e il rapporto, a dir poco gelido, con il tecnico Luciano Spalletti, non depongono a suo favore. Senza contare che, in tutto questo, Icardi non calca il terreno di gioco da quasi un mese. Quindi, anche se dovesse tornare ufficialmente a disposizione, non è detto che venga schierato subito dal primo minuto. Anzi potrebbe essere messo in panchina.