Francesco Totti, nella storia recente del calcio, è sicuramente uno dei pochi ad aver legato il suo nome esclusivamente a quello di un'unica squadra, in questo caso la Roma. La storia d'amore tra Totti e la 'Magica' in Serie A ha avuto inizio esattamente 26 anni fa: il 28 marzo 1993.
L'esordio in Serie A di Francesco Totti
Correva il giorno 27 marzo del 1993, è sabato, un sedicenne Francesco Totti (avrebbe compiuto 17 anni il successivo 27 settembre) ha appena segnato 2 gol all'Ascoli nel campionato primavera, quando a fine primo tempo mister Spinosi lo sostituisce.
Mamma Fiorella e papà Enzo non vedendolo rientrare in campo, corrono immediatamente, pieni di preoccupazione, negli spogliatoi: "Sto bene, tranquilli. Devo partire per Brescia con la prima squadra" riferisce loro in maniera ancora sorpresa Totti.
La Roma quell'anno vive una stagione non particolarmente idilliaca, appena uscita ai quarti di Coppa Uefa per mano dei tedeschi del Borussia Dortmund, in campionato le prestazioni sono molto altalenanti, la squadra infatti naviga anonimamente al centro della classifica e solo l'eventuale vittoria della Coppa Italia potrebbe salvare parzialmente una stagione deludente (infatti il successivo mercoledì la Roma avrebbe eliminato nella semifinale di ritorno, pur perdendo a San Siro, il Milan).
Comunque sia, domenica 28 marzo 1993, al Rigamonti di Brescia si gioca Brescia-Roma, la partita non è granché, scorre via tranquillamente, Mihajlovic e Caniggia segnano i due gol con cui che permettono alla Lupa di regolare agevolmente la pratica Brescia. Al minuto '87, mister Vujadin Boskov decide che quello è il momento giusto per far entrare in campo il giovane di Porta Metronia: 'Vai scaldati, entri subito'; il giovane Francesco pensa giustamente che quelle parole siano rivolte a Roberto Muzzi, seduto accanto a lui quel giorno, ma invece, come gli fa notare lo stesso compagno, il mister ce l'ha proprio con lui.
Pochi secondi di riscaldamento, il futuro capitano calca per la prima volta un campo di Serie A. Francesco fa a malapena in tempo a toccare un pallone e l'arbitro fischia la fine dell'incontro: Roma batte Brescia 2 a 0, la leggenda di Francesco Totti, ancora all'insaputa di tutti, ha appena avuto inizio.
L'unico capace di dire no al Real Madrid
Florentino Perez durante la sua lunghissima carriera da presidente del Real Madrid sicuramente in pochissime occasioni avrà udito il suono della parola 'no' pronunciata da un calciatore a cui chiedeva di andare a giocare per lui. Tra queste rientra sicuramente Totti. Infatti, come spesso affermato dallo stesso presidente dei Blancos, uno dei suoi più grandi rimpianti è sicuramente quello di non essere mai riuscito a portare Totti a Madrid. Dall'altro lato, sebbene non abbia mai definito il rifiuto per il Real Madrid un vero e proprio rimpianto, lo stesso Totti ha più volte dichiarato che se avesse accettato il Real Madrid avrebbe fatto indubbiamente incetta di trofei e avrebbe avuto una seria possibilità di vincere il pallone d'oro.
L'A.S. Roma e la Capitale però, come ben si sa, hanno sempre avuto un posto speciale nel cuore del capitano giallorosso, e come spesso accade nella vita il cuore, alla fine, ha la meglio sulla testa. Uno scudetto con la Roma e un mondiale coi ferri ai piedi evidentemente valgono molto di più del Real Madrid.