In un finale di stagione senza particolari emozioni, almeno per la conquista del titolo andato anzitempo alla Juventus, a catalizzare l’interesse dei tifosi è la corsa ai restanti due posti disponibili per la qualificazione alla prossima Champions League. I primi due sono ovviamente stati chiusi in cassaforte da Juve e Napoli.

Alla fine del campionato di Serie A mancano solo 3 turni e, ad oggi, la classifica recita Inter al terzo posto con 63 punti, Atalanta attuale quarta a quota 62, quinta la Roma con 59 punti seguita dal Torino sesto a 57 punti e dal Milan, in campo stasera contro il Bologna, fermo a 56 punti.

In questo groviglio di squadre che inseguono il piazzamento per l’Europa che conta, la grande sorpresa è vedere cosi in alto l’Atalanta.

Un calcio bello e vincente

La Dea sta giocando una delle migliori stagioni della sua storia, mettendo in mostra un calcio spregiudicato e redditizio, figlio di una preparazione fisica impeccabile e che ha portato agli uomini di mister Gasperini un bottino di 7 vittorie nelle ultime 10 partite. Ruolino di marcia che le ha permesso di scalare posizione dopo posizione e che la pone ad un solo punto addirittura dal terzo posto occupato attualmente dall'Inter.

La società bergamasca sta ottenendo risultati lusinghieri, ma non casuali, derivanti da una programmazione ottimale che negli ultimi anni la vede stabilmente nelle zone alte della classifica di Serie A.

Intanto un altro grande traguardo è già stato raggiunto con la finale di Coppa Italia, conquistata battendo club di blasone come la Juventus e la Fiorentina. A contenderle il trofeo nazionale ci sarà la Lazio, strapazzata proprio ieri in campionato con un perentorio 3 a 1 che ha di fatto estromesso i biancocelesti di Inzaghi dalla corsa al quarto posto.

Il valore delle idee anche senza fatturati folli

Da sorpresa a certezza, da conferma a stupore, questa l’ascesa di una società sana e che ha saputo coniugare in maniera sublime giovani promesse e giocatori in rilancio come Zapata e Ilicic, investendo sulle capacità di mister Gasperini di tirar fuori da una rosa promettente un vero e proprio miracolo sportivo.

L’Atalanta è l’esempio più tangibile di come si possa giocare al calcio ed ottenere risultati di grande spessore anche senza avere la disponibilità economica dei più grandi club d’Europa.

Con un monte ingaggi tra i più bassi della Serie A questo club è stato capace di sfornare e valorizzare giovani di grande avvenire come Caldara, Kessie, Gagliardini, Conti e Petagna (per citarne alcuni) che le hanno permesso di raggiungere l’Europa nella passata stagione e di mettere insieme delle grandi plusvalenze. Oltre ai grandi risultati sportivi conseguiti in campo, la società lombarda si è anche saputa distinguere per la capacità gestionale di una dirigenza che, nonostante le tante cessioni, ha messo al posto giusto i giocatori giusti per consentire all'allenatore di continuare un lavoro basato su un’idea di calcio che sta dando i suoi frutti.

Merito dell’Atalanta e demerito delle altre

Detto a più riprese e da più parti che questa squadra merita certamente il quarto posto, sono in molti a sostenere la tesi dei demeriti delle altre squadre in corsa per l’Europa. Di certo la più deludente, allo stato attuale delle cose, è il Milan. Gli uomini di mister Gattuso hanno espresso un buon calcio per larghi tratti della stagione, ma nel girone di ritorno sono calati pesantemente fino alla sconfitta contro il Torino, altra grande sorpresa del campionato, che rischia di pesare tantissimo in ambito quarto posto. Non meno deludente la Roma, partita ad inizio anno per essere tra le contendenti ad una vittoria finale, si è fatta inghiottire nel limbo delle inseguitrici.

La Lazio ha invece dovuto, definitivamente, alzare bandiera bianca dopo la sconfitta casalinga rimediata dall’Atalanta. Già, proprio la Dea che ha dimostrato fino a qui di meritare più di tutte lo storico approdo in Champions League.