Dopo la bruciante sconfitta in casa con l’Ajax e l’eliminazione dalla Champions League, in casa Juventus ci si era affrettati a gettare la proverbiale acqua sul fuoco e a spegnere ogni possibile ipotesi di mancato rinnovo per l’allenatore Massimiliano Allegri: tutti apparentemente d’accordo, sogni europei svaniti ma cinque scudetti consecutivi e quattro Coppe Italia non potevano essere messe da parte, conferma garantita al 100%. E invece, nelle ultime ore, sta prendendo sempre più corpo la notizia di un ritorno quantomeno sorprendente: quello di Antonio Conte, il tecnico della rinascita bianconera dopo Calciopoli.
Se le notizie dovessero essere fermate, per Allegri si prospetterebbe un futuro francese alla guida del Psg.
Il ruolo determinante di Pavel Nedved
In base a quanto trapelato da un colloquio riservato avvenuto tra il presidente della Juventus Andrea Agnelli, il responsabile dell’area tecnica Fabio Paratici e il vicepresidente Pavel Nedved, sarebbero cadute tutte le possibili riserve circa il ritorno di Conte sulla panchina bianconera. In una sorta di catarsi, i vertici juventini avrebbero preso la decisione proprio mentre il Tottenham liquidava l’Ajax in Champions League, guadagnando l’accesso alla finale contro il Liverpool.
Conte, da parte sua, attendeva solo il “via libera” da Torino. Le ipotesi che vedevano il tecnico leccese diretto verso la Roma erano state da tempo abbandonate, mentre rimanevano in piedi quelle di un contratto con l’Inter, anche per via della presenza di Marotta nella società nerazzurra.
Le richieste fatte da Conte per “accasarsi” alla Pinetina non erano però di poco conto: oltre a un compenso economico intorno ai 10 milioni di euro all’anno, le conditio sine qua non erano quelle di uno staff all’altezza della situazione e un mercato che rivoluzionasse ampiamente la rosa. Condizioni non facili da accettare per l’Inter.
A Torino, Conte dovrebbe “accontentarsi” di otto milioni di euro all’anno (compenso comunque superiore rispetto a quello attuale di Allegri) ma avrebbe ampie garanzie in merito a un piano triennale da sviluppare e soprattutto con la chiara volontà di puntare alla Champions League quale obiettivo primario. Rimane da vedere se le voci rimbalzate in queste ore troveranno conferma.
Per Allegri si profila il passaggio al Psg
Massimiliano Allegri, se dovesse abbandonare la panchina torinese, non rimarrebbe con le mani in mano: il livornese ha infatti già ricevuto dal Paris Saint Germain un’offerta di quelle che “non si possono rifiutare”. Si parla di un compenso intorno ai 15 milioni di euro all’anno (il doppio rispetto a quello attuale) e della garanzia, da parte dei dirigenti del Psg, di un mercato di altissimo livello, capace di portargli ogni anno nuovi campioni. Allegri, da sempre, preferisce avere a che fare con giocatori di prestigio e un tecnico “vincente” come lui è quanto da tempo cercano a Parigi, soprattutto per essere più concreti a livello europeo e non essere stoppati, ogni anno, ai quarti se non agli ottavi di finale di Champions League.
Tutto sarà definito in tempi brevi
Quello che è certo è che le eventuali trattative non dureranno a lungo: Allegri ha ancora un anno di contratto con la Juventus e, se effettivamente interessato al Psg, deve sciogliere ogni riserva in tempi brevi. Anche la dirigenza bianconera non può permettersi di aspettare troppo, deve necessariamente sapere quali siano le intenzioni del tecnico toscano per decidere come e cosa pianificare per la prossima estate.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione di panchine e operazioni come queste possono saltare da un momento all’altro proprio in virtù di questa delicatezza, l’unica certezza che possono avere i tifosi, lungo le rive del Po come lungo quelle della Senna, è che non dovranno aspettare molto tempo per sapere.