La stagione volge ormai al tramonto e per le società di calcio è ora di fare bilanci per capire come programmare il futuro. Innanzitutto occorrerà avere la certezza sul condottiero per pianificare il mercato. Molti allenatori non hanno la sicurezza di proseguire il loro mandato e tra questi c'è anche Massimiliano Allegri.

Conte e Gasperini

Del possibile valzer di allenatori ha parlato Mario Sconcerti nell’intervista, rilasciata a Calciomercato.com. Innanzitutto il giornalista ha fatto il punto sull'Atalanta e su Gasperini il quale pur essendo un valido allenatore è meno richiesto di Antonio Conte.

Il fatto che il pugliese abbia più mercato dipende dal suo palmares e dall’età. L'Atalanta, poco considerata da tutti meriterebbe, secondo l’intervistato il quarto posto. Il condottiero della dea non è poi così diverso da quello che ha gestito l'Inter nel 2011, ma adesso può contare su una squadra forte dalla quale sta estrapolando il massimo, con il suo metodo di gioco anch'esso poco apprezzato. La differenza tra Antonio e Giampiero è caratteriale: “Conte è un emotivo, Gasperini è un logico”, questa l’affermazione della nota firma del giornalismo. Il tecnico dei bergamaschi potrebbe essere la soluzione per la Roma, rifiutata dall'allenatore pugliese, ma sarebbe più giusto che continuasse con l'attuale squadra e se riuscirà a conquistare la quarta piazza potrà giocarsi le sue chance in Champions League.

Un ipotesi da non escludere è un suo ritorno proprio all'Inter anche se per i nerazzurri Sconcerti vedrebbe meglio Antonio Conte, il quale con il suo furore potrebbe scuotere una squadra dai risultati altalenanti.

Sul summit bianconero

L'ex ct della Nazionale però sta prendendo tempo prima di legarsi ad una delle sue pretendenti perché in cima alla lista delle preferenze c’è sempre la Juventus che, nonostante sembrerebbe propensa a continuare con Massimiliano Allegri, sta prendendo tempo per confermare la sua decisione.

Il previsto summit Agnelli - "conte Max" viene rimandato di settimana in settimana forse perché le parti vogliono capire se ci sono diverse soluzioni. Dopo cinque anni e altrettanti scudetti, due finali di Champions League (Berlino, Cardiff) terminate con la mancata conquista della Coppa, è difficile trovare ulteriori stimoli con lo stesso gruppo: “Credo sappiano entrambi che un'epoca di risultati si è conclusa”.

Molti pensano che sia necessaria una rivoluzione nella rosa bianconera, che di fatto secondo l'opinionista è già iniziata in questa stagione, basti ricordare come Cancelo e Dybala abbiano giocato meno e Mandzukic ha disputato solo la prima tranche di stagione. Di questi cambiamenti quasi fisiologici ne sono consapevoli sia Allegri che Agnelli.