La crisi della Fiorentina sembra non avere fine e anche a Parma i viola subiscono una nuova sconfitta, la sesta consecutiva. Un ko che mette nei guai la squadra di Vincenzo Montella, poiché nell'ultima gara affronterà il Genoa tra le mura amiche, in un vero e proprio spareggio per la salvezza.

Federico Chiesa convince

Nella 37^ giornata del campionato di Serie A al Tardini di Parma è andato in scena lo scontro salvezza tra i ducali e i viola, un match vinto di misura dai padroni di casa che ringraziano la sfortunata autorete del brasiliano Gerson.

D'Aversa ha dovuto ancora una volta rinunciare al terminale offensivo Roberto Inglese, schierando dal primo minuto il redivivo Ceravolo e affidandosi al collaudato 4-3-3. Dal canto suo Montella ha risposto con lo stesso modulo e con l'assenza forzata in difesa dell'argentino Pezzella, lasciando in panchina Muriel e schierando dal primo minuto Mirallas.

La prima frazione è stata molto combattuta ed equilibrata, con i padroni di casa che hanno colpito la traversa sullo scadere del primo tempo con Gagliolo, prima di rischiare grosso sulla traversa colpita da Chiesa e sull'occasione colossale fallita dal sempre più deludente Simeone. La partita non decolla e bisogna attendere il 67' prima di assistere a una nuova occasione, stavolta per il Parma, che sfiora la rete con Kucka: fenomenale il salvataggio sulla linea del centrocampista Benassi.

Al 80' gli ospiti si divorano un gol con il difensore serbo Milenkovic, che da due passi non riesce a fare di meglio che colpire il palo su perfetto assist del francese Veretout. Un errore fatale alla squadra di Vincenzo Montella, considerato che sul ribaltamento di fronte arriva una punizione pericolosa per il Parma, che la deviazione di Gerson nella propria porta trasforma in gol, facendo esplodere il Tardini.

Nella Fiorentina da segnalare la prestazione positiva del solito Federico Chiesa, sempre pericoloso e propositivo nel tentativo di scardinare la difesa avversaria, l'unico a meritare un voto ben oltre la sufficienza in questa squadra che sembra stia sprofondando.

Simeone e Muriel deludono

A gennaio Luis Muriel era arrivato dal Siviglia realizzando diversi gol nelle prime sette-otto gare in viola.

A distanza di poche settimane il colombiano sembra però essersi spento, tanto che contro il Parma è partito dalla panchina ed è entrato solamente a 21' dal termine, dimostrandosi svogliato e poco convinto nei pochi palloni giocabili avuti.

Cattiva prestazione anche per Simeone, lontano parente del calciatore ammirato a Genova e nella passata stagione in viola, stagione in cui si era messo in evidenza con ben 14 reti in campionato, a discapito dei soli 6 messi a segno in questa sfortunata stagione.