L'annata calcistica è ormai archiviata, ma molti giocatori sono stati convocati dalle nazionali, impegnate nelle qualificazioni valide per l'Europeo 2020. Anche Bernardeschi in forza alla Juventus è stato convocato da Mancini e al momento si trova nel ritiro di Coverciano. L'ex Fiorentina durante la conferenza stampa ha parlato del nuovo allenatore, di quello appena salutato, della Nazionale e della finale di Champions League.

Sul nuovo allenatore

Il racconto del fantasista inizia con l'esprimere il suo rammarico per aver guardato la gara del Wanda Metropolitano da casa, mentre il suo sogno era quello di viverla da protagonista: “Ho un po’ sofferto a guardare la finale, ma questo è il calcio”.

La Juventus non ha ancora annunciato il nome del nuovo allenatore e i tifosi sarebbero in grande apprensione. Bernardeschi è tranquillo perché conoscendo la dirigenza bianconera è sicuro che sceglierà un conduttore all'altezza della situazione: “Non mi esprimo ma sono sicuro che il prossimo allenatore sarà da Juve”. Il nome più gettonato per occupare la panchina bianconera sarebbe l'attuale tecnico del Chelsea, fresco vincitore dell'Europa League. In merito il fantasista pensa che sarebbe una guida valida, ma non sa se arriverà, in ogni caso tutti saranno concordi con la scelta della dirigenza: “Sarri, posso solo dire che è valido”.

I meriti di Allegri

Massimiliano Allegri per l’intervistato merita un grande plauso perché non è facile vincere così tanti trofei in cinque anni.

Ogni allenatore ha le sue idee e il conte Max ha dimostrato che il suo modo di giocare è vincente. Personalmente in questi due anni è migliorato molto e adesso il suo obbiettivo è curare altri dettagli come il gol o il posizionamento in campo. Il bilancio della stagione per Federico è positivo, perché ha vinto scudetto e Supercoppa Italiana, ma il suo sogno è la Champions League e l'Europeo.

Sull'approdo di Antonio Conte all'Inter non si è voluto esprimere, ma si reputa fortunato perché è stato allenato da lui durante l'Europeo. Il tecnico pugliese ha fatto la storia della Juve da giocatore e da allenatore, almeno secondo il parere del calciatore.

L'Italia del calcio

Secondo Bernardeschi la Nazionale grazie al lavoro di Mancini è cresciuta molto ed è anche molto equilibrata, perché in essa ci sono giocatori esperti, ma anche giovani di grande talento.

Moise Kean è ritenuto un grande talento, ma essendo ancora molto giovane ha bisogno di tranquillità per crescere e maturare professionalmente. Su Federico Chiesa e Nicolò Barella, l’attaccante pensa che siano dei giovani importanti e già in grado di fare scelte giuste per il futuro: “Ogni calciatore sogna palcoscenici importanti”.