Ci sono giocatori che con il loro attaccamento alla maglia bianconera hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Juventus e tra questi c'è sicuramente Gianluigi Buffon, che nell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport ha parlato del momento che sta attraversando la sua ex squadra e del passaggio di Antonio Conte all'Inter.

Su Conte e Allegri

La testimonianza prende il via con la difesa del tecnico pugliese, per il quale alcuni tifosi avrebbero chiesto di togliere la sua stella. Per il portiere, reduce dall'avventura con il Paris Saint Germain, non sarebbe una cosa giusta, perché l'ex centrocampista ha dato tutto alla Juve, sia da giocatore che da allenatore.

"Le scelte professionali, anche se spiazzanti non possono sporcare un passato intenso come il suo", ha commentato Buffon. Il ritorno di Conte, così come quello di Maldini, Boban e Sarri è un successo per il calcio italiano. L'ex capitano bianconero pensa che Allegri si sia congedato con grande classe, in un momento in cui era necessario chiudere un glorioso capitolo: "Nessuno avrebbe potuto fare meglio di Max in questi ultimi 5 anni". Cristiano Ronaldo per Buffon non ha scelto il campionato italiano, ma la Juventus, che è una realtà diversa da tutti gli altri top club di Serie A: "La Juve, se mi permetti, è una realtà a parte". L'intervistato ha avuto modo di parlare con CR7 ed ha capito che non è solo un campione nello sport ma anche nella vita.

Il cambio di rotta

La dirigenza della Continassa ha esonerato Massimiliano Allegri per virare molto probabilmente su Maurizio Sarri e molti vedrebbero in questo cambio di rotta una rivoluzione, ma non per Gigi. Il ds Fabio Paratici e il vicepresidente Pavel Nedved sono due dirigenti competenti e hanno capito che continuando con il tecnico livornese c'era la possibilità di vincere sempre in Italia, ma siccome l'obiettivo dei bianconeri è la Champions League, allora è stato necessario tentare una strada diversa, visto che la squadra difficilmente potrebbe essere potenziata rispetto a quella attuale.

L'avvento dell'ex Napoli non rappresenta uno stravolgimento, ma nemmeno una scommessa, ma soltanto un cambio di rotta: "Sarri non è rivoluzione, né scommessa. È un percorso diverso un'altra storia".

Fabio Paratici per rinforzare il centrocampo seguirebbe diversi profili, tra i quali ci sarebbe anche Adrien Rabiot che a fine giugno lascerà il PSG e potrà andare in qualunque altro club a paramentro zero.

Buffon, conoscendo il francese, ha potuto constatare la bontà delle sue doti professionali e umane. Il mediano possiede forza fisica, personalità, dinamismo e capacità d'inserimento. L'unico neo dell'ex compagno è la scelta dei tempi d'ingresso nell'area avversaria e se riuscisse a migliorare anche questo aspetto, potrebbe fare anche 10 gol all'anno, almeno secondo Buffon.