Arriva l'estate e con essa i tormentoni musicali e non solo, infatti la Juventus ha anticipato i tempi e già dal 17 maggio ha dato vita al tormentone allenatore che non piace sicuramente ai tifosi. Dopo l'esonero di Massimiliano Allegri, la dirigenza della Continassa avrebbe individuato il suo erede in Maurizio Sarri, attualmente in forza al Chelsea. Raggiunto da tempo l'accordo economico, in base al quale l'ex Napoli si legherebbe al club di Andrea Agnelli con un triennale di 6-7 milioni di euro, la palla è passata al procuratore Fali Ramadani che ha iniziato la trattativa con i blues per ottenere il divorzio del suo assistito.

L'ex Napoli, nonostante abbia conseguito buoni risultati con i londinesi (la conquista dell'Europa League), non ha riscosso grandi consensi né da parte dei giocatori, né tantomeno dai tifosi e così ha chiesto il divorzio al patron Abramovic, il quale gli avrebbe dato il suo benestare verbale, ma ad oggi il contratto è ancora in vigore. La causa princiaple della mancata rescissione sarebbe riconducibile alla richiesta di un indennizzo di 6 milioni di euro che la controparte non sarebbe disposta a pagare. La cifra è la stessa versata dagli inglesi al Napoli per avere Sarri.

Il ds prova a smuovere le acque

L'entourage del tecnico ha lavorato continuamente con Marina Granovskaia per evitare di pagare l'indennizzo, ma a quanto sembra non sarebbe riuscito nell'intento.

Il Chelsea non ha fretta di liberare il suo conduttore anche perché starebbe aspettando la sentenza del Tas, in merito al ricorso per il blocco del mercato. Dalla decisione del tribunale dipenderebbe, il nome del sostituto di Sarri. Se l'esito fosse negativo si dovrebbe virare su un tecnico tale che si accontenti della rosa attuale.

L'attesa del Sarri day continua e sembrerebbe destinata a perpetrarsi, nonostante Fabio Paratici stesso sia volato a Londra per capire a che punto è la situazione perché se i londinesi temporeggiano, la Juve non ha molto tempo da perdere, in quanto senza la sicurezza dell'allenatore il mercato sarebbe comunque compromesso e potrebbe avere ripercussioni sulla prossima stagione.

Ingaggiare il tecnico di Valdarno a questo punto è indispensabile, anche perché gli altri profili vagliati come Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic hanno rinnovato rispettivamente con Lazio e Bologna. La suggestione Pep Guardiola rimarrebbe tale perché fino a ieri il catalano ha dichiarato di voler restare al Manchester City e anche Mauricio Pochettino avrebbe deciso di continuare con il Tottenham. A questo punto alla Juve non resta che pagare il contributo per porre fine a quest'altra telenovela.