La Juventus a fine stagione ha esonerato Massimiliano Allegri ed ha ingaggiato al suo posto Maurizio Sarri per cambiare modalità di gioco, visto che quello praticato dal livornese non ha portato il risultato sperato in Champions League. Dell'avvicendamento sulla panchina bianconera e di altri argomenti riguardanti alcuni top club di A, ha espresso la sua opinione Luciano Moggi, nell'intervista rilasciata in esclusiva a ''Sportnews.eu''.

Il giudizio su Sarri

L’ex dg bianconero pensa che Maurizio è uno dei più bravi allenatori, ma sul fatto che sia quello giusto per la Juve non saprebbe dirlo, perché molto dipenderà dai giocatori a disposizione.

Il club di Agnelli ha voluto dare un taglio al passato e vorrebbe vincere giocando bene. I tifosi che contestano l'ex Napoli sono inconcepibili, per l'intervistato, perché alla fine non sanno cosa vogliono. Prima hanno contestato la squadra perché pur vincendo giocava male, ora criticano un tecnico che predilige anche l'estetica. Moggi ricorda che quando ha portato sulla panchina bianconera Ancelotti, i fans di Madama lo hanno etichettato con l'epiteto "maiale", quando l'attuale tecnico dei partenopei è tutt'altro. L'ex allenatore del Chelsea quando era sulla panchina degli azzurri è stato autore di comportamenti esagerati, ma adesso è difficile che si ripetano questi episodi: "Loro sono professionisti e il passato conta relativamente".

L'unico modo per ottenere la fiducia dei tifosi è vincere: "Lui è stato preso per il bel gioco, ma l'imperativo primario in casa bianconera è ottenere risultati. Se Sarri non vince fallisce".

Il mercato

La dirigenza della Continassa, al momento, avrebbe come obiettivo primario arrivare a de Ligt. In merito l'opinionista pensa che potrebbe diventare uno dei difensori top, ma essendo giovane deve ancora apprendere i trucchi del mestiere.

Da tempo Fabio Paratici seguirebbe le vicissitudini di Paul Pogba perché il suo sogno sarebbe quello di ridargli le chiavi del centrocampo, ma l'ex dirigente considera improbabile un ritorno del campione del mondo di Russia 2018, anche perché i bianconeri sarebbero ad un passo dall'ingaggiare Rabiot. Moise Kean nella nazionale Under 21, è stato protagonista di un comportamento non consono, ma non sarebbe un motivo valido per essere ceduto.

L'accaduto, secondo l'intervistato, può essere un episodio sporadico, ma calcisticamente è un talento. Antonio Conte, accettando la panchina dell'Inter è stato tacciato di tradimento, ma Moggi pensa che non sia così perché essendo un professionista può accettare qualsiasi panchina. Con l'approdo del tecnico pugliese, l'Inter avrebbe tutte le carte in regola per la lotta scudetto e potrebbe anche strappare il titolo alla Vecchia Signora. Il Napoli, per Moggi ha un ottimo allenatore e se non vende Koulibaly e acquista i giocatori giusti potrebbe competere per la vittoria finale in Serie A.