La Juventus, dopo un corteggiamento di anni, è riuscita ad accaparrarsi Adrien Rabiot con la formula del parametro zero. A parlare del centrocampista è Laurent Blanc, che ha allenato il ventiquattrenne al PSG dal 2013 al 2016, nell'intervista rilasciata a "La Gazzetta dello Sport". L'ex centrale che ha prestato servizio anche nel Napoli e nell'Inter, ha sempre creduto nelle doti di Rabiot, tanto che riuscì ad impedirne il trasferimento alla Roma per conferirgli un ruolo da titolare insieme a Motta e Verratti. Questa volta, i parigini non hanno potuto trattenerlo, segno che qualcosa è andato storto e la Juve invece ha fatto un grande affare, soprattutto perché non ha pagato un euro di cartellino.

Le doti tecniche

Secondo il tecnico Rabiot, forte fisicamente, è capace di inserirsi nell'area avversaria, ha un sinistro potente ed è un grande colpitore di testa: "Un box to box". Tutte queste qualità devono essere gestite nel modo giusto, affinché il giocatore possa fare la differenza e il club di Agnelli sembrerebbe quello giusto per fargli compiere il salto di qualità: "Alla Juve non potrà che migliorare". Il suo percorso di crescita fino a questo momento non è stato regolare, per cui secondo l'intervistato è stata giusta la scelta di cambiare aria e trasferirsi all'estero, in modo da darsi un'opportunità diversa per far esplodere il suo potenziale. Uno dei tratti caratteristici del transalpino è il carattere così forte e determinato che non permette neanche ai big più affermati di trattarlo male.

A tal proposito l'intervistato ha ricordato il suo litigio con Ibrahimović, dovuto al fatto che lo svedese schernendolo lo chiamava "petit Rabiot". Il paragone con Platini e Zidane (entrambi hanno scritto tante gloriose pagine di storia bianconera) non regge perché l'ex PSG gioca in un registro più basso, ma ciò non toglie che possa esprimere al meglio il suo potenziale offensivo e difensivo perché rimane comunque un giocatore di prospettiva.

La Juve e Rabiot

Il ruolo di regista non è congeniale al nuovo acquisto bianconero, ma all'occorrenza sa adattarsi anche in questa posizione e lo sa bene Blanc che l'ha fatto giocare anche davanti alla difesa. L'ex Napoli e Inter stima moltissimo il suo ex giocatore, tanto da vederlo bene in qualsiasi top club, ma la Juventus in questo momento sarebbe la scelta migliore: "La Juve per la sua storia e per come è strutturata può fargli fare il salto di qualità".

Se riuscirà ad avere buone prestazioni potrebbe anche riguadagnarsi un posto in Nazionale. La posizione ideale per Rabiot è la mezzala sinistra nel 4-3-3, anche se il classe 1995, può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Paratici per la mediana prenderebbe anche Pogba. Su questo discorso, il tecnico sembrerebbe d'accordo a metà, perché la terra di mezzo bianconera è già ricca e per vincere ci vuole equilibrio: "Bisogna fare attenzione all'equilibrio della squadra, perché in fondo a calcio si gioca in undici".