La Juventus la scorsa estate, dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, ha scaricato Gonzalo Higuain che si è trasferito in prestito al Milan per la prima parte della stagione per poi, nella seconda tranche, volare al Chelsea dove ha raggiunto Maurizio Sarri. Terminato il prestito, il Pipita è ritornato a Torino con il marchio di primo candidato alla cessione. I piani dell’argentino però sono in contrasto con quelli della dirigenza, soprattutto ora che sulla panchina c’è Maurizio Sarri, suo grande ammiratore. Il tecnico di Valdarno, nella conferenza stampa di presentazione, ha sottolineato che il ragazzo di Brest ha sofferto molto l’allontanamento da Torino, ma con i giusti accorgimenti potrebbe ritornare a fare la differenza per altri due anni.
La determinazione di Gonzalo
Le parole dell’allenatore che, ai tempi del Napoli, aveva etichettato Higuain come uno dei migliori centravanti del mondo, devono aver spinto il giocatore a fare muro alla cessione, declinando con decisione la corte della Roma. Durante il lavoro precampionato il calciatore si è impegnato per ritrovare la condizione e ora si sentirebbe pronto a sgomitare con qualunque collega per ritagliarsi alla Juve uno spazio da protagonista. In questo momento in rosa come rivale numero uno c’è il suo connazionale e amico Paulo Dybala, ma la dirigenza della Continassa, qualora arrivasse un’offerta allettante, sarebbe pronta a sacrificarlo, per sostituirlo magari con Mauro Icardi.
L’ex Napoli preferirebbe vedersela con la Joya perché tra i due c’è un ottimo rapporto e potrebbero addirittura coesistere in squadra, qualora il 10 bianconero fosse impiegato nel ruolo di trequartista dietro a lui e Cristiano Ronaldo, soluzione che Sarri non ha ancora provato perché finora si è affidato al 4-3-3, ma non ha escluso di sperimentare il 4-3-1-2.
La concorrenza
Se arrivasse l’ex capitano nerazzurro invece non ci sarebbero mezze misure perché in nessun caso i due argentini potrebbero convivere nello stesso schema tattico: infatti né l’uno, né l’altro saprebbero adattarsi al ruolo d’esterno d’attacco o da trequartista e anche la convivenza tra i due in assenza di CR7, che dovrà osservare per forza di cose qualche turno di riposo, complicherebbe la vita al tecnico.
Se arrivasse l’interista, il Pipita potrebbe trovare poco spazio, ma ciò non lo spaventerebbe perché è convinto di avere più frecce al suo arco rispetto al collega di Rosario. Gonzalo conosce l’ambiente, l’allenatore e ha lavorato al meglio in precampionato. Icardi invece si è allenato in solitaria e dovrebbe lavorare anche per acclimatarsi con il nuovo ambiente. Higuain sembrerebbe quindi ancora determinato a giocarsi il tutto per tutto e non intenderebbe più assecondare la dirigenza.