Ieri pomeriggio al Franchi è andata in scena Fiorentina-Juventus, sfida che ha visto in campo la brutta copia della squadra di Sarri, alla sua prima panchina da inizio campionato. Solitamente i bianconeri intimoriscono gli avversari con inizi scoppiettanti, stavolta invece gli errori di Szczesny prima e quello di De Ligt in seguito per poco non si sono trasformati in autogol. L’inconsistenza del gruppo è sottolineata dal numero di corner subiti che si attesta a dieci senza nessuno all’attivo. Quest’ultimo dato nella storia della Juventus è difficile trovarlo.

I motivi del pareggio

L’estraniamento della Vecchia Signora può essere l’espressione del cambiamento in atto che come tutte le rivoluzioni ha percorsi poco prevedibili e lineari. In coda al match, Maurizio Sarri ha dato la colpa al caldo, all’erba del campo, agli impegni con le Nazionali, ma in vista della trasferta al Wanda Metropolitano per la prima di Champions League preoccupa la condizione atletica dei calciatori, i quali sono stati sovrastati dai viola. A complicare il match sono intervenuti gli infortuni di Douglas Costa e Miralem Pjanic, entrambi sostituiti nella prima mezz’ora di gioco. Dopo un primo tempo da dimenticare, dove la Fiorentina non è andata in vantaggio solo per suo demerito, ci si aspettava una Juventus arrabbiata nella seconda frazione e invece si è presentata con le stesse movenze di inizio gara.

Il bicchiere mezzo pieno

Federico Bernardeschi che ha sostituito Douglas Costa non ha saputo fare la differenza, con grande preoccupazione per la sua involuzione anche sul piano umorale. Delude anche Bentancur che al suo esordio stagionale sembra in forma sul piano agonistico, ma si rivela poco efficace nel palleggio. La costruzione dal basso, marchio di fabbrica del tecnico di Valdarno, stenta a decollare a causa dei terzini che non hanno mai dato la spinta.

Anche Gonzalo Higuain e Cristiano Ronaldo non hanno fatto una buona performance. L’argentino non realizza neanche un tiro in porta, mentre il portoghese tenta l’unico affondo in rovesciata senza successo. Al momento no della Juventus si contrappone un miglioramento della Fiorentina che può gioire perché il neo arrivato Ribery e Chiesa sono in crescita e inoltre si registra la buona prestazione del giovane Castrovilli.

L’unica nota positiva per la Juventus è il risultato del pareggio perché ancora una volta è emersa la volontà di non perdere e così il danno è stato limitato, anche se adesso i campioni d’Italia si trovano nella inconsueta posizione di inseguitori, infatti l’Inter di Antonio Conte vincendo contro l’Udinese comanda la classifica di A.