In casa Juventus imperversa un periodo di grandi cambiamenti fortemente voluto dalla dirigenza della Continassa e iniziato con l’esonero di Massimiliano Allegri il cui posto è stato assegnato a Maurizio Sarri. L’ex Chelsea e Napoli ha iniziato a lavorare con il gruppo, arricchitosi durante la sessione di calciomercato di ben sette pedine, tra le quali c’è Aaron Ramsey, uno degli uomini che potrebbero essere propedeutici all’idea di gioco del tecnico. Da inizio stagione il nuovo conduttore si è affidato al 4-3-3, suo marchio di fabbrica tanto osannato dai colleghi (Pep Guardiola in primis) ai tempi del Napoli.
Ultimamente contro il neo promosso Brescia, complice l’assenza di Cristiano Ronaldo per infortunio, ha deciso di riprendere quel 4-3-1-2 con il quale si era tanto divertito sulla panchina dell’Empoli.
Il lottatore
L’esperimento sembra abbia dato risultati incoraggianti, soprattutto grazie a Ramsey che nel ruolo del trequartista sta dando il meglio di sé. Al Rigamonti i primi 70 minuti di gara sono stati dominati dal gioco di due trequartisti atipici: tra i padroni di casa si è visto Romulo, un tuttofare e grande corridore, mentre tra gli ospiti si è distinto Ramsey, grande centrocampista di palleggio e bravissimo negli inserimenti. In tutto il tempo in cui è rimasto in campo sembrava Rambo: ha operato scambi con i compagni, si è spostato da destra a sinistra, è stato autore di tre cross combinati con Dybala ed ha rischiato di fare gol di testa.
Il giocatore mantiene le promesse fatte nella conferenza di presentazione quando aveva parlato delle sue peculiarità: “Mi piace fare gol, dare assist, stare vicino all’area”. Il gallese durante la militanza all’Arsenal ha giocato nei due di centrocampo nel 4-2-3-1, da 10, da esterno e da mezzala. In bianconero è stato impiegato da esterno d’attacco, mezzala e trequartista.
Il cambio modulo
Il tecnico di Valdarno, nel futuro prossimo, potrebbe continuare ad utilizzare il rombo con Ronaldo visto che i pro sarebbero più dei contro. Il 4-3-1-2 favorisce la circolazione della palla, mettendo tanti palleggiatori nella stessa zona del campo, però ha come controindicazione una maggiore difficoltà nella fase di copertura.
In questo modulo le mezzali sono costrette a fare decine di metri in orizzontale. Un altro punto a favore di questo assetto è la semplificazione dei compiti quando gli avversari sono in possesso palla. Uno dei nei di questo modo di stare in campo sarebbe per Cristiano Ronaldo che così perderebbe la sua zona di confort (sinistra), in compenso lo avvicinerebbe all’area e inoltre faciliterebbe le rotazioni. L’assetto tattico per Sarri potrebbe essere ugualmente congeniale a CR7 e inoltre sarebbe propedeutico al recupero di Dybala che sembra essersi rianimato nel ruolo di seconda punta. Così grazie al lottatore Ramsey, l’argentino potrebbe ritrovare quello spazio perduto in estate quando è stato scaricato sul mercato.