Uno dei protagonisti dei primi anni del 2000 alla Juventus è stato il centrocampista offensivo Mauro Camoranesi, arrivato dal Verona e diventato uno dei giocatori più importanti della rosa bianconera, a tal punto che è stato convocato anche dalla nazionale italiana di Lippi, fece parte della rosa che vinse i mondiali di Germania 2006. Attualmente è commentatore televisivo per l'emittente Dazn, accompagnando spesso Diletta Leotta nei pre e nei post partita degli anticipi di Serie A. Come conferma a Radio Bianconera, l'ex giocatore della Juventus da grande vuole fare l'allenatore ma è consapevole della difficoltà di diventarlo, in quanto se non ti muovi è difficile che lavori.
Secondo Camoranesi, il lavoro dell'allenatore 'è il mestiere più ingrato al mondo'. Ha poi parlato della Serie A, delle candidate alla vittoria finale, soffermandosi anche sulla 'sua' Juventus. Secondo l'italo-argentino, nella Juventus c'è un giocatore che dovrebbe avere più consapevolezza delle sue qualità, vale a dire Cuadrado.
'Cuadrado ha tutte le caratteristiche tra i tre migliori esterni in assoluto'
Come conferma Camoranesi a Radio Bianconera, 'Cuadrado ha tutte le caratteristiche per essere tra i tre migliori esterni in assoluto'. Il colombiano infatti, per il campione del mondo 2006, è molto più forte del Camoranesi giocatore ma deve solo acquisire più consapevolezza nel suo nuovo ruolo.
Ha poi parlato dei tecnici che guidano le squadra candidate alla vittoria della Serie A, ovvero Sarri della Juventus e Conte dell'Inter. Sul toscano ha sottolineato come abbia avuto modo di conoscerlo in passato, gli piace la sua serenità e tranquillità, inoltre è uno di quegli allenatori che ha promosso il miglior calcio in Italia, basti vedere il 'suo' Napoli.
Riguardo a Conte, ha detto di non conoscerlo personalmente ma si vede come ogni squadra allenata dal tecnico pugliese giochi sempre per vincere. Non è poi mancato il riferimento alla Champions League, sia alle ambizioni dell'attuale Juventus che secondo Camoranesi 'non è un’ossessione, ma un obiettivo. La Juve si attrezza molto bene per cercare di raggiungere l’obiettivo'.
Ha poi parlato della finale persa nel 2003 contro il Milan, sottolineando come in quella partita pesò molto l'assenza del giocatore premiato in quella stagione con il Pallone d'Oro, ovvero Pavel Nedved. Quest'ultimo infatti venne squalificato in semifinale per un'ammonizione che si aggiunse a quelle che lo avevano portato alla diffida. Lo stesso Camoranesi ricorda che l'attuale vice presidente bianconero quella stagione inizio malissimo ma fece una seconda parte incredibile a tal punto che venne premiato con l'ambito premio dei giocatori.