Questa sera, l’Allianz Stadium ospiterà Juventus-Milan, un classico del calcio italiano che in Leonardo Bonucci susciterà emozioni particolari, visto che per un anno ha indossato scomodamente anche la maglia rossonera. Secondo “La Gazzetta dello Sport”, un anno fa il numero 19 bianconero si preparava a vivere la sua prima gara da ex, ma l’allora tecnico Massimiliano Allegri aveva deciso di lasciarlo in panchina affiancando Benatia a Chiellini. Dopo questo primo match, il difensore ha affrontato la sua ex in Supercoppa italiana e nella gara di ritorno all’Allianz Stadium, con la Juventus vincente in tutti gli incontri.

L'imprescindibile

Se un anno fa a San Siro ha assistito da spettatore, quest’anno il nuovo allenatore Maurizio Sarri non ha nessuna intenzione di fare a meno del temporaneo capitano (la carica appartiene a Chiellini) perché, come ha specificato nella conferenza di vigilia, la squadra non può fare a meno della leadership, dell’esperienza e della sua organizzazione difensiva. Da inizio campionato ad oggi il numero 19 bianconero tra Serie A e Champions League ha accumulato 1350 minuti, vale a dire ha giocato tutte le partite. L’ex Napoli e Chelsea è consapevole del grande sacrificio che sta chiedendo al reduce dell’inespugnabile BBC e spera di trovare il momento giusto per concedergli un turno di riposo: “Se pensassi che la squadra possa fare a meno di Leo lo avrei già fatto rifiatare”.

La Juventus, dunque, secondo il “comandante”, non può fare a meno del suo totem in difesa. Per il “Corriere di Torino”, contro il Lokomotiv Mosca, Bonucci è stato autore di un salvataggio al quale si potrebbe dare tranquillamente il valore di un gol.

Scappatella catartica

Il tradimento del centrale sembrerebbe ormai archiviato per il pianeta bianconero e Leo sarebbe uscito da questa scappatella consapevole che, senza la maglia bianconera cucita addosso, non si sente a suo agio.

Da Milano è tornato con un atteggiamento più umile e mentre prima diceva che era andato tra i rossoneri per spostare gli equilibri, adesso declina i verbi in prima persona plurale e ciò potrebbe significare che mette davanti il collettivo, all’individualismo. Inoltre la sua impulsività che, alcune volte, l’ha fatto litigare pesantemente con Allegri avrebbe ceduto il posto alla razionalità.

Due anni fa ancora in preda all’arroganza ha segnato allo Stadium contro quella che adesso chiama 'famiglia e casa', esultando alla sua maniera. Ora sarebbe felice di poterlo fare con i colori che più gli si addicono. In una sfida così delicata in cui i bianconeri necessitano di conquistare tre punti per non perdere la vetta della classifica, occorrerà tutta la grinta e la rabbia di uno come capitan Bonucci.