Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ufficializzato il prolungamento del lockdown fino al 3 maggio. Questo significa che la maggior parte delle attività commerciali, esclusa qualche eccezione, resteranno chiuse fino a quella data. Proprio dopo il 3 maggio dovrebbe ripartire anche il calcio. Probabile, infatti, che, in condizioni di garanzie sanitarie, le società calcistiche possano riprendere gli allenamenti di squadra. Se fossero confermati questi tempi, il campionato riprenderebbe a fine maggio-inizio giugno. In merito alla ripresa degli allenamenti, ha parlato il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale.

Tramite il suo profilo Facebook, ha voluto sottolineare una sua speranza, ovvero che il Governo e la commissione dei medici dello sport possano decidere di far ripartire gli allenamenti dopo Pasqua e non aspettare il 4 maggio.

'Spero che tifosi bianconeri non influenzino Governo'

Proprio Diaconale ha dichiarato che il Governo non dovrebbe farsi influenzare dai tifosi bianconeri che spingono verso una ripresa degli allenamenti al 4 maggio per tutte le società. Come è noto, infatti, alcuni giocatori di Juventus, così come quelli dell'Inter, su autorizzazione delle rispettive società, hanno sfruttato i giorni di quarantena per tornare dalle loro famiglie all'estero. Una volta che rientreranno in Italia, dovranno rispettare la quarantena di 14 giorni imposta dalle disposizioni governative.

Questo significa che, in caso di rientro a metà aprile, i giocatori attualmente all'estero tornerebbero a disposizione dei rispettivi tecnici a fine aprile.

Eguaglianza dei punti di ripartenza allenamenti premio non giustificato per le società

Non ha usato giri di parole Arturo Diaconale in merito alla possibile ripresa degli allenamenti di squadra per le società di Serie A.

Ha infatti sottolineato che il Governo dovrebbe tener conto del fatto che società come Lazio e Napoli hanno tenuto i giocatori in Italia con la convinzione che la Serie A potesse ripartire. Ecco perché, secondo il responsabile della Comunicazione della Lazio, in condizioni di sicurezza sanitaria i giocatori dovrebbero avere già la possibilità di allenarsi insieme senza aspettare il 4 maggio.

Ovvio che una ripresa della preparazione uniforme per tutti favorirebbe la regolarità del campionato. Arturo Diaconale ha poi aggiunto: "un'eguaglianza dei punti di ripartenza allenamenti delle società rappresenterebbe una ingiusta penalizzazione per chi ha avuto un comportamento virtuoso ed un premio non giustificato per tutti gli altri". Evidente quindi il riferimento a Juventus ed Inter, le uniche società che hanno autorizzato alcuni giocatori a tornare dalle loro famiglie all'estero. Sia Sarri che Conte, infatti, dovranno aspettare almeno fine aprile-inizio maggio per poter avere tutta la rosa a disposizione.