La sua salute era precaria da tempo, già lo scorso anno era stato colpito da un ictus mentre si trovava nella sua casa in provincia di Pisa ed era stato ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Cisanello. Lo scorso marzo era tornato a casa dalla clinica in cui si trovava in cura a causa della grave emergenza sanitaria che ha colpito il Paese. Gigi Simoni è scomparso all'età di 81 anni, le sue condizioni infatti sono improvvisamente peggiorate, il suo cuore ha smesso di battere nonostante il ricovero d'urgenza all'ospedale di Lucca.
Record di promozioni nei campionati professionistici
Gigi Simoni era nato a Crevalcore, nel bolognese, il 22 gennaio del 1939. Una buona carriera calcistica da centrocampista la sua, nel corso della quale ha vestito le maglie di Torino, Juventus, Brescia e Genoa. In particolare furono parecchio soddisfacenti le sue stagioni in granata, 81 gare e 18 reti tra il 1964 e il 1967. La sua carriera sul campo si chiude al Genoa nel 1974 e l'anno successivo inizia quella da allenatore sempre in rossoblu: qui si metterà in mostra per la grande capacità di saper tirare fuori il meglio dai suoi giocatori, nella stagione 1975/76 guida il Grifone al ritorno nella massima serie. Si tratta della prima perla di una straordinaria collana: in Serie A condurrà anche il Brescia (stagione 1979/80), nuovamente il Genoa (1980/81), il Pisa (1984/85 e 1986/87) e la Cremonese (1992/93).
In totale, contando anche la promozione dalla C2 alla C1 con la Carrarese nella stagione 1991/92 ed un'altra in Serie A con l'Ancona nella stagione 2002/2003, le sue promozioni nei campionati professionistici sono otto ed è record condiviso con il collega Osvaldo Jaconi (anche se quest'ultimo ne ha ottenute altre tre nei tornei dilettantistici).
L'esperienza all'Inter di Ronaldo
Maestro di promozioni che, però, non aveva mai avuto l'opportunità di guidare una grande squadra, fino all'estate del 1997 quando Massimo Moratti lo sceglie per la sua Inter. Il presidente nerazzurro ha appena messo a segno l'acquisto del fenomeno Ronaldo e gli consegna, chiavi in mano, una squadra in grado di ambire allo scudetto.
L'Inter di Simoni, grazie ai gol del fuoriclasse brasiliano, alle invenzioni di Djorkaeff e di Moriero e a una difesa solida come la roccia, lo scudetto lo sfiorerà davvero, ma la stagione 1997/98 è quella delle infinite polemiche, della celebre Juve-Inter passata alla storia per il fallo da rigore di Iuliano su Ronaldo non rilevato dall'arbitro che fa discutere ancora. I nerazzurri non vinceranno il campionato, ma in compenso porteranno a casa la terza Coppa Uefa vinta al termine di un cammino esaltante nella finale tutta italiana di Parigi, un secco 3-0 inflitto alla Lazio. Sarà la pagina più bella della sua esperienza in nerazzurro che, però, terminerà a campionato in corso la stagione successiva, complice il rendimento di una squadra che, purtroppo, non sarà capace di ripetersi.
La carriera di Gigi Simoni proseguirà ancora per oltre un decennio e ci sarà l'ottava perla della sua collana di promozioni, quella già citata con l'Ancona nel 2003. La sua ultima esperienza è stata alla Cremonese, piazza che lo ha amato tantissimo, nel ruolo di direttore tecnico nella stagione 2013/2014.