Continua la polemica fra l'ex amministratore delegato della Juventus Luciano Moggi e l'ex presidente della Figc Franco Carraro. Qualche giorno fa, l'ex dirigente bianconero aveva infatti sottolineato come Calciopoli sia stato il frutto di un complotto organizzato contro la Juventus ed orchestrato dall'allora capo della Figc Carraro in compagnia del magistrato Palmarola e il maggiore dei carabinieri Auricchio. Aveva poi aggiunto che Carraro era quello che decideva le retrocessioni in Serie B.

Non era mancata la replica di Carraro, che al Fatto Quotidiano aveva sottolineato di voler evitare di querelare Moggi per quelle parole.

Aveva poi aggiunto che l'errore da parte sua fu quello di non aver cambiato i designatori Bergamo e Pairetto all'avvisaglia dei contatti stretti fra Moggi e questi ultimi. Parole che hanno provocato l'ennesima replica di Moggi che ha gettato ulteriore benzina sul fuoco dichiarando: "Caro Carraro, confermo che in quel periodo cercavi di gestire promozioni e retrocessioni".

Moggi su Milan ed Inter

Lo stesso Luciano Moggi, in un lungo post su Facebook, ha deciso di rispondere in maniera dettagliata a Franco Carraro. Gli ha prima lanciato una provocazione dichiarando: "Hai forse riscontrato che nelle 170mila telefonate a vari personaggi il sottoscritto abbia mai chiesto ai designatori Bergamo e Pairetto di farmi vincere una partita?".

Lo stesso Moggi ha poi sottolineato che fu proprio la Federazione a volere un clima di rispetto e serenità fra dirigenti sportivi e designatori arbitrali, organizzando addirittura una cena di Natale fra tutti i protagonisti del calcio italiano. L'ex dirigente della Juventus ha voluto portare l'esempio di come fossero altre società di Serie A (su tutte Milan e Inter) a essere sostenute dai designatori Bergamo e Pairetto e non la Juventus.

La squalifica di Ibrahimovic in Juventus-Inter

Moggi ha portato l'esempio di Ibrahimovic (allora giocatore della Juventus), squalificato per tre giornate per un'espulsione. Moggi provò a fare ricorso per l'accorciamento delle giornate a due, di modo che il giocatore potesse essere disponibile per la partita contro il Milan. Dipendeva tutto dal giudizio di Griselli, uno degli arbitri della partita Juventus-Inter in cui venne espulso Ibrahimovic per fallo su Cordoba.

Proprio il dirigente del Milan Meani, venuto a conoscenza del ricorso della Juventus per la squalifica di Ibrahimovic, telefonò a Bergamo per informarlo come Moggi avesse chiesto la revoca della squalifica per renderlo disponibile per il match contro il Milan. Dall'intercettazione, come scritto da Moggi su Facebook, è emerso che Bergamo avesse rassicurato Meani sul fatto che Griselli non avrebbe ridotto la squalifica proprio perché concittadino del designatore. E così si verificò.

Luciano Moggi sulla questione passaporti falsi

Luciano Moggi si è soffermato anche sull'Inter sottolineando come la società di Moratti venne graziata da Carraro per la questione passaporto falso di Alvaro Recoba. Nel 2001, infatti, l'Inter rischiava la retrocessione per una penalizzazione che doveva essere comminata per aver schierato per 23 partite la punta uruguaiana utilizzando appunto un passaporto falso.

Carraro decise di non agire contro la società milanese. Lo stesso Moggi ha poi concluso il post facendo riferimento all'episodio nel 1998 fra Juventus-Inter per il mancato rigore non assegnato alla squadra nerazzurra per fallo su Ronaldo. Proprio l'ex capo Figc aveva dichiarato che quell'episodio fu decisivo per l'assegnazione dello scudetto alla Juventus ai danni proprio dell'Inter. L'ex dirigente bianconero ha replicato invece che la Juventus era già sul 1 a 0 e al massimo l'Inter avrebbe pareggiato. Se così fosse finita la partita, la Juventus avrebbe mantenuto un punto di vantaggio sull'Inter.