Cosa c'è nel futuro di Lionel Messi? Una domanda a cui è ancora difficile trovare una risposta. Il giocatore argentino, da contratto, è alla sua ultima stagione con il Barcellona. Eppure Joan Laporta, ex presidente blaugrana e candidato alle prossime elezioni per riprendere quel posto, sarebbe pronto a fare di tutto per trattenere Messi in Catalogna. È quanto ha detto nell'intervista rilasciata a Sky Sport.

Leo e il Barça

Lionel Messi e il Barcellona. Un legame indissolubile, almeno fino alla scorsa estate. Messi era arrivato nella città catalana nel 2000 per giocare nelle giovanili e poi debuttare in prima squadra nel 2004.

Da lì ne è diventato la bandiera, il capitano e il trascinatore di tutti i trofei vinti insieme. Poi la voglia di cambiare aria con il famoso burofax dell'agosto 2020 inviato al presidente Josep Maria Bartomeu, in cui esprimeva la volontà di andarsene dal club di una vita al termine naturale del contratto, ovvero il 30 giugno 2021.

Questa che è la diciottesima stagione in prima squadra per Messi potrebbe davvero essere l'ultima con la maglia del Barça. Dopo i 34 titoli vinti insieme, tra cui dieci scudetti e quattro Champions League, il campionissimo argentino sente di essere arrivato alla fine del ciclo. La sconfitta subita al Camp Nou per 4-1 con il Paris Saint-Germain nell'andata degli ottavi della coppa più ambita potrebbe rappresentare il capolinea.

Con l'eliminazione dalla Champions League a un passo, tutti gli obiettivi stagionali stanno sfumando: terzo posto in Liga dietro alle due di Madrid, a -8 dall'Atletico, e ko per 2-0 a Siviglia nella semifinale d'andata di Copa del Rey.

L'idea di Laporta

Le dichiarazioni di Joan Laporta, forse danno ancora un po' di speranza a tutti i tifosi blaugrana.

Messi è infatti il simbolo del club. Ha fatto vincere di tutto e si è portato a casa tante soddisfazioni personali come i sei Palloni d'Oro. Laporta, già presidente del Barcellona dal 2003 al 2010, ha sferrato così il colpo per cercare di vincere le prossime elezioni e tornare alla guida. "Sono in molti a volerlo, per far sì che Messi resti a Barcellona servirà un'offerta importante", ha detto a Sky Sport.

L'idea è quella di valorizzare l'argentino con l'affetto che merita e una proposta economica adeguata. Anche se Laporta ha sottolineato che Messi non lo fa per i soldi, ma perché vuole ancora vincere con il Barça. Difficile capire ora cosa deciderà la Pulce e se Laporta tornerà presidente. Bartomeu, a capo del club dal 2014 allo scorso ottobre, quando ha annunciato le dimissioni, non è mai stato apprezzato dai tifosi blaugrana. Tra le sue colpe quella di aver venduto tanti big, come Neymar al Psg nel 2017 e il passaggio di Luis Suarez all'Atletico Madrid la scorsa estate.

Quale futuro?

Il contratto in scadenza di Messi è un quadriennale siglato nel 2017 per 555 milioni di euro lordi complessivi, come svelato a fine gennaio da El Mundo.

Cifre che avrebbero rovinato il Barça, che ha di recente annunciato di avere più di un miliardo di debiti. Ma secondo Laporta, il numero 10 argentino in realtà sarebbe più un profitto che un danno per il club: "Il costo di Messi si aggira intorno all'8% del totale, ma lui genera il 30% delle entrate".

Sembrano solo due le squadre in grado di acquistare Messi: Psg e Manchester City. La partita di Champions League è stato un segnale chiaro, a Parigi potrebbe tornare a vincere la coppa e giocherebbe di nuovo con l'amico Neymar. Il presidente del club francese Nasser Al-Khelaifi non è affatto visto bene dai tifosi blaugrana, perché già lo vedono come quello che porterà via Messi dal Barcellona. Alla finestra il Manchester City, con la chance di tornare a lavorare con Pep Guardiola, l'allenatore che più ha valorizzato il fuoriclasse argentino.