Nell'eterno riproporsi della mitica sfida tra Davide e Golia, si sono affrontate ieri sera, martedì 2 marzo 2021, Spezia e Juventus, a Torino, nel primo match giocato valido per il venticinquesimo turno di serie A. Si fronteggiano la squadra più costosa del nostro campionato (dati Transfermarkt.com), la Juve, con un valore di rosa pari a circa 689 milioni, contro i circa 55 milioni dei liguri; ma non solo, parliamo di uno scontro testa-coda anche per gli ingaggi: la Juve guida la speciale graduatoria con un monte salariale pari a 236 milioni di euro, contro gli appena 22 dello Spezia, che la rendono la ventesima e ultima squadra italiana in questa graduatoria.

Per capirsi, ieri è subentrato all'86' Simone Bastoni, uno dei tre calciatori liguri ieri in campo tra le fila spezzine (oltre a lui, Maggiore e Vignali, uno dei quattro in campo con Federico Chiesa, nato a Genova), che guadagna all'anno appena centomila euro. Un'inezia, confrontata ai trentuno milioni annui che la Juventus corrisponde a Cristiano Ronaldo, che ha trovato anche questa settimana il modo di infrangere qualche record, come raccontato di seguito.

Come arrivano Juventus e Spezia?

La Juventus si avvicina al match con 46 punti in 23 partite giocate (manca il recupero col Napoli, attualmente in cartellone il 17 marzo alle 18:45), media perfetta di 2 punti, con in media 1,96 gol segnati a ogni partita e appena 0,86 gol concessi.

Reduce da cinque vittorie di fila in casa (l'ultima sconfitta risale al 22 dicembre, 3-0 subito contro la Fiorentina), 0 gol nelle ultime 3 allo Stadium, la Juventus vanta un ottimo rendimento casalingo che fino a ieri sera era di ben 2,36 punti a partita giocata tra mura amiche (ppgh: punti in casa), mentre decisamente più basso è il rendimento esterno, che si attesta sui 1,67 punti a partita (ppga: punti fuori casa); inoltre la squadra di Pirlo risulta prima nelle graduatorie riguardanti il possesso palla medio (31'10) e i gol concessi (appena 20), ma solo il sesto attacco, con 45 reti, che con le 3 di ieri sera diventano 48, portando la Juve al quarto posto della graduatoria.

Lo Spezia arriva alla sfida avendo raccolto 25 punti in 24 partite, una media di 1,04 punti a partita, con la strana caratteristica di guadagnare più punti in trasferta piuttosto che in casa (ppgh di 0,83; ppga di 1,25); lo Spezia inoltre è la squadra che ha subito più gol nella ripresa, durante le prime 24 giornate, dei 43 gol subiti, il 67% è arrivato nella seconda frazione, tendenza confermata dalle marcature di ieri sera, avvenute al '62 (Morata, entrato da appena 58'' in campo, record per un subentrato nella Juve di quest'anno), al 71' (Chiesa), all'88' (Ronaldo, che ha abbassato ulteriormente la media di minuti necessari a segnare un gol, prima di ieri sera era a un gol ogni 90 minuti precisi); secondo i dati la Juventus segna più spesso nella ripresa, ma è la squadra ad aver subito meno gol (10).

Il match

Il resoconto del match recita così: 18 tiri a 12 per la Juve (in porta 7 a 1), con una media di trasformazione del 16%; 470 passaggi contro i 531 dello Spezia (precisione passaggi 86%), che ha crossato di più (22 vs 15), ha tenuto di più la palla (53%), ha guadagnato più angoli (10 a 5), eseguito più dribbling (15 vs 6), è andato meno in fuorigioco (2 vs 4), ha intercettato più palloni (18 a 10). Nonostante ciò la squadra di Italiano ha trovato lo 0% di tiri dall'interno dell'aria piccola, considerati i più pericolosi (il ritorno di Nzola non ha generato gli effetti sperati, solo 1 tiro per l'attaccante francese, che prima di ieri sera aveva una media di un gol ogni 122').

La Juve ha calciato 14 volte in aerea avversaria (vs 6), 1 in area piccola, 4 volte da fuori.

La "vecchia signora" ha preferito attaccare sul versante sinistro (39%), mentre lo Spezia su quello destro (41%). A risultato già acquisito, l'arbitro Sacchi, aiutato dal var Fabbri, fischia al 95' il quarto rigore stagionale per i liguri, il primo fallito dell'annata, dal subentrato Galabinov. Da qui al termine della stagione mancano ancora 13 partite (14 per gli uomini di Pirlo), e ad aspettare i piemontesi ci sono 7 match in casa e 7 in trasferta, mentre i liguri giocheranno più match in casa, 7 contro 6, e, viste le statistiche sui risultati casalinghi, questo potrebbe per assurdo essere uno svantaggio per gli uomini di Italiano.

Cr767

Naturalmente il protagonista di questa serata non può che essere Cristiano Ronaldo, che con la rete siglata all'88' di mancino ha raggiunto la "quota Pelé", 767 gol ufficiali in carriera, per un giocatore che a 36 anni ancora non sembra voler rallentare: ieri sera infatti il campione portoghese è diventato il primo giocatore a segnare almeno 20 gol all'anno nelle ultime 12 stagioni, nei top-5 campionati europei, grazie alla rete numero 72 in 85 partite di Serie A, con anche 17 assist a referto.

Nel mirino ci sono i 772 gol di Romario, e gli 805 di Bican. Ieri sera Ronaldo ha tirato 7 volte, colpendo un palo prima di trovare in contropiede l'occasione giusta per imprimere il suo marchio sull'ennesima partita della sua carriera; determinante, Cr7 lo è ancora, e lo racconta un dato in particolare: con lui in campo, la media di punti della Juve si alza da 2 a 2,16 punti a partita. Il rivale di sempre, Leo Messi, è "fermo" a 740 reti al momento, e, forse anche per questo, Ronaldo continua, imperterrito la sua rincorsa alla perfezione calcistica.