Il matrimonio può continuare a lungo, ma può anche finire presto: Hakan Calhanoglu lo sa e il Milan pure, i tifosi e gli addetti ai lavori lo hanno compreso e sono da parecchie settimane in attesa degli eventi. Se ne parla da tanto tempo, ma finora non si è ancora arrivati alla soluzione del rebus: per questo motivo, quando mancano ormai appena un paio di mesi alla fine del campionato, il rinnovo del contratto del numero 10 non può essere dato per scontato. Tra l'altro, le pretendenti non mancano e l'idea di un affare a parametro zero fa gola a tanti in Europa: il giocatore piace in Italia e all'estero, in particolare la Juventus si è già informata e starebbe lavorando ai fianchi il giocatore tramite il suo compagno di nazionale Demiral.
Rinnovo in bilico, forse neanche troppo
Quale futuro? Il giocatore vorrebbe restare, stando a quanto lascia trapelare ogni qual volta ha l'occasione di toccare l'argomento davanti alle telecamere o nelle interviste sui giornali italiani e stranieri, il club vorrebbe tenerlo e la tifoseria è molto legata a lui e non vuole perderlo dopo averlo visto crescere mese dopo mese fino a diventare un grande protagonista: dunque, se è vero che è tutto in bilico, al tempo stesso è vero che non lo è neanche troppo. Eppure il mese di marzo è pressoché finito e la tanto agognata firma sul rinnovo del contratto non è ancora arrivata, c'è ancora una discreta forbice da colmare dal punto di vista economico. L'accordo finale, tuttavia, non pare poi così lontano e la vicenda è del tutto simile alla situazione Donnarumma.
Molto può dipendere dalla qualificazione in Champions League, che può cambiare le strategie di mercato e le condizioni economiche dei vari club in grado di centrare l'obiettivo: accedere ai gironi faciliterebbe il compito dei dirigenti del Milan.
Calhanoglu imprescindibile per il Milan
Il fantasista turco è ormai da due stagioni piene il vero elemento insostituibile dello scacchiere di mister Stefano Pioli, forse è imprescindibile anche più di Ibrahimovic, che in questi giorni è tornato anche nella nazionale della Svezia: può sembrare un paradosso, ma a conti fatti è proprio così.
I numeri non mentono e certificano come l'assenza di Zlatan abbia influito relativamente in questa stagione, mentre quando manca Hakan Calhanoglu si sente eccome: i sostituti talvolta non sono stati all'altezza, la squadra non gira come dovrebbe e conseguentemente perde punti (non è un caso che il calo di rendimento, come lo stesso calo in classifica, sia coinciso con il mancato contributo da parte del turco causa assenze per acciacchi vari e isolamento Covid).
Un finale da trascinatore e poi la firma
La permanenza di Hakan Calhanoglu in rossonero passa anche - se non soprattutto - dall'Europa che conta e il Milan vuole entrare a tutti i costi in Champions dopo aver accarezzato il sogno scudetto. Tutti, da Maldini a Pioli passando per i compagni di squadra, si aspettano dal classe '94 un finale di stagione da protagonista: se risponderà alle aspettative, anche le trattative per il rinnovo saranno più semplici. E il centrocampista offensivo, smaltiti i problemi fisici, sembra pronto a rispondere presente: lo ha già fatto a Firenze, con la rete decisiva contro i viola, poi ha confermato il suo buon momento con la nazionale turca. Al rientro dalla sosta, Calhanoglu sa di avere due obiettivi: riportare il Milan nell'Europa dei grandi e firmare il nuovo contratto, possibilmente con i rossoneri.