Nella serata del 15 aprile allo stadio Olimpico, la Roma ha pareggiato 1-1 contro l'Ajax e si è così qualificata alle semifinali di Europa League, in virtù del successo dell'andata in trasferta per 2-1.

La Roma in semifinale incontrerà il Manchester United.

Il primo tempo

Intorno al decimo minuto, la Roma finalizza con una triangolazione partita dall'ottimo Calafiori per Dzeko e quindi Veretout. Ma il francese parte in fuorigioco e il gol viene giustamente annullato.

Pian piano l'Ajax alla lunga cresce in modo esponenziale nel possesso palla (all'intervallo esso sarà al 73 % per gli olandesi), ma risultando sempre alquanto sterile negli ultimi 25 metri.

La Roma, con Diawara preferito a Villar in cabina di regia, gioca recuperando spesso palla e interdicendo in modo puntuale. Al 27° minuto quando, su un tiro da fuori dell'ottimo Klaassen, è Diawara a salvare la porta romanista dopo un rinvio errato del portiere Lopez.

Il secondo tempo

La sterilità offensiva dell'Ajax convince, all'inizio del secondo tempo, mister Ten Hag a sostituire l'impalpabile Antony con un più fisico Brobbey, il quale al minuto 49 trova il gol con un pallonetto che supera il portiere romanista in uscita, portando la propria squadra in vantaggio.

Al minuto 55, Tagliafico commette un fallo su Mykitarian, il quale cade perdendo la palla che aveva recuperato, l'arbitro fa proseguire l'azione e solo dopo il richiamo del Var annulla il goal che l'Ajax aveva segnato.

La squadra di Fonseca sterilizza il gioco dell'Ajax, che continua a avere un enorme possesso palla senza però concludere molto.

Con questi ritmi si va avanti fino al minuto 72, quando Calafiori si lancia in una corsa di 60 metri lungo la fascia sinistra e, dopo aver saltato con una finta di corpo un avversario, serve un assist al centro per Pellegrini: il pallone viene deviato da Gravenberch sui piedi di Dzeko pronto a ribadire in rete da due passi: è 1-1.

Dopo il pareggio vengono sostituiti Dzeko (dall'ottimo Mayoral), Calafiori (da Villar) e Mykitarian (da Pedro). L'Ajax invece fa entrare giocatori offensivi come Traoré e Idrissi, il cui apporto non produce molto in fase offensiva risultando praticamente nullo.

Le pagelle della Roma

Pau Lopez 5: alterna degli errori a delle parate interessanti, anche nel giro di una medesima azione;

Ibanez 8: rapido nei recuperi, sbaglia poco e niente;

Cristante 7: sia come centrocampista che come difensore le sue prestazioni sono sempre positive;

Mancini 8: ormai è diventato inamovibile pilastro della difesa romanista, pare inarrestabile;

Diawara 8: se è in condizione pare impossibile superarlo, "the wall" è tornato;

Veretout 6,5: con lui in campo la Roma gira meglio e si vede;

Calafiori 9: inizia cercando di prendere le misure del suo omologo, entra sia nel gol annullato a Veretout sia in quello dell'1-1 di Dzeko con un suo assist diretto;

Karsdorp 8: segue le indicazioni in copertura alla lettera, recupera diverse volte in difesa e avanza di rado, risultando sempre pericoloso, è onnipresente;

Pellegrini 7: regista offensivo o "tuttocampista" avanzato?

Vanno bene entrambi i ruoli per un giocatore che è cresciuto tantissimo;

Mykitarian 7: al rientro dopo una lunga assenza, entra in modo determinante nelle azioni più importanti;

Dzeko 9: rinnova la leggenda che lo riguarda e che lo definisce come "bello di notte", disputa una partita solida e trova il pareggio.

I sostituti:

Villar 6: avrà modo di far vedere i suoi lampi di pura classe in altre occasioni, contro gli olandesi ha comunque giocato senza sbavature;

Majoral 9: quando è entrato in campo ha lottato come un leone da solo contro l'intera difesa olandese.